mercoledì 18 gennaio 2012

Non è solo questione di "titoli accademici"

No, il lavoro di cura e di aiuto non si basa solo su quanti titoli si sfoggiano o sul muro o sul curriculum.
Il lavoro di cura ed il lavoro di aiuto vanno oltre, lo studio certamente è importante ma, sono necessarie altre qualità.
Passione, cuore, sentimento, conoscenza di se stesso ed i propri limiti, maturità ed infine buon senso.
Unendo tutti questi "ingredienti" insieme ad un titolo accademico fanno di una persona un professionista, se ci limitassimo solo al titolo avremmo un manichino e non un uomo.
I medici, gli avvocati e così anche gli assistenti sociali, gli educatori (e così via) sono persone, sono uomini ed ovviamente non sono immuni da errori ma, quando quelli che "l'opinione pubblica" considera errori, vengono posti in essere volontariamente, il confine fra errore e reato è molto sottile e, va ben rimarcato.

Nello specifico faccio riferimento ai maltrattamenti che sono stati "svelati" nella casa di cura a SanRemo.
Le telecamere hanno rivelato quello che il personale della casa di cura metteva in atto: abusi, maltrattamenti, botte, gli anziani erano senza cibo e vivevano in condizioni igieniche precarie. Così "sopravvivevano" questi anziani, che, vorrebbero trascorrere gli ultimi anni della loro vita in tranquillità e forse anche un poco viziati, perchè no?
Hanno già dato molto durante la loro vita, adesso tocca agli altri ad alleggerire il carico, ed invece, come per gli asili, ecco che anche le case di cura si macchiano di reati.
Mi chiedo se questo è dettato solo dalla mancanza di professionalità, oppure dietro questi comportamenti - reato vi siano altri problemi?
Frustrazione?
Incompetenza?
Rabbia nei confronti della vita?
I motivi potrebbero essere tanti ma, nessuno di questi può giustificare il dolore arrecato a queste persone.

Dovremo ragionare a fondo quando ci avviciniamo ad una professione, riflettiamo bene se quello che andiamo a fare lo vogliamo realmente, prendendoci annessi e connessi. Oneri ed onori.
E chi si trova nella posizione di assumere personale non lo faccia solo basandosi sul curriculum, può essere ricco di titoli e formazione ma, mancare di umanità e passione.

Valorizziamo la componente umana, sempre. Il titolo accademico è un bel riconoscimento, certo, ma quando sorridiamo ad un anziano, quando diamo la mano ad un bambino, quando ci sediamo a parlare con una persona con disabilità le nostre lauree non ci serviranno a molto.

Chiara

1 commento:

  1. ecco...oltre al post che trovo ben scritto e con un messaggio chiarissimo, sei riuscita anche a toccare una corda di commozione, per la passione che ci metti e per quelle persone che hanno subito questo calvario.
    Esistono esseri che vengono definiti tali solo perchè respirano, qui l'esempio di almeno 8 casi conclamati

    RispondiElimina