lunedì 31 agosto 2015

Quant'è bella giovinezza che si fugge tuttavia (L. de' Medici)

Il caro buon vecchio Bob Dylan così diceva: «Essere giovani vuol dire tenere aperto l’oblò della speranza, anche quando il mare è cattivo e il cielo si è stancato di essere azzurro» ed io, sebbene per alcuni non sono più giovane, bè l'oblò lo tengo ben aperto.

Sono consapevole, però, che tenerlo aperto - nonostante tutto - ha un prezzo. Un prezzo che non tutti conoscono. Che non tutti hanno la (s)fortuna di poter "sperimentare".

Ho attraversato il mare cattivo ed ho "tenuto botta", ho guardato il cielo "nero" ma, il sole poi è tornato e ho pagato caro...è vero. 

Sono sulla soglia dei 30 anni con davvero tanta voglia di fare, di conoscere, di esserci ed essere, ma spesso mi confronto con ragazzi che hanno 7, 6 anni in meno di me e hanno il "terrore" negli occhi.
Non mi limito a ragazzi che studiano Servizio Sociale, parlo di "giovani" che non hanno grandi speranze, non per loro mancanza di capacità (o almeno non tutti).

Siamo in un mondo (in una parte di mondo) che non è pronta ad accogliere giovani, che non sta lottando per garantire loro un futuro, che non prende decisioni difficili, ma sagge, che non si sta rendendo conto di quanto "male" si sta diffondendo.

Lauree appese al chiodo: "Sì, ci siamo conosciute durante il mio tirocinio in casa di riposo durante la laurea in infermieristica", mi dice mentre il rumore - fastidioso - della cassa di un qualsiasi supermercato scandisce la sua velocità. 
Nulla può togliere dignità al lavoro di cassiera, anzi ammiro chi è in grado di sopportare quel ritmo, il caos, le lamentele e non voglio immaginare che altro...ma, a questo punto, perchè studiare 3 o 5 o più anni per poi vedere il proprio sacrificio appeso al muro? (Non dimentico la cultura che per me ha un valore immenso, sia chiaro!)

Lauree appese al chiodo: "E per star nel giro, bè, anche animatore al Centro Estivo va bene". Sicuramente sì, il lavoro da sempre e sempre nobiliterà l'uomo, ma "lo stare nel giro" non ha lo stesso valore del "mi hanno cercata per quello che sono e quello che valgo!!"

Lauree che abilitano, lauree che formano futuri professionisti e che vengono "svendute" con varie forme di "tirocinio formativo", "stage" o non si bene che altro viene proposto al giorno d'oggi per cavalcare l'onda della disperazione.

Giovani (e meno giovani) che hanno desideri, sogni, passione e competenze e che si affannano. Talvolta restano in attesa e si aggrappano a qualcosa che non c'è, ma che viene creato per l'occasione. 

Credo che, arrivati al punto in cui siamo, sia doveroso a partire dall'alto a scendere fino ad arrivare ai singoli cittadini prendere delle decisioni serie e di metodo

Concludo con questa frase: «La più grande tragedia avrà inizio quando i giovani non vorranno più cambiare il mondo»
(Vasile Ghica)