Nella musica trovo sempre un rifugio, un angolo tutto mio in un mondo che non riconosco e che, talvolta, fatico a comprendere.
Se la musica mi coccola, anche questo blog ha una sua funzione terapeutica!
Occhi azzurri, dita affusolate ed ingiallite dalla nicotina.
90 anni e la sua terra nel cuore.
Cerchietto in testa.
Mani nelle mani.
Sguardi incrociati.
Sento un pò di freddo e tanta umidità, non riesco a non chiedermi come si stia in quella casa la notte...
Toni più accesi, poi velocemente tutto si placa e così per circa un'oretta.
Cosa devo fare? Cosa posso fare?
Aiuto!
Un fil di voce ed un messaggio forte e chiaro.
Non è la risposta alle mie domanda, ma è una parola potente!
Sgretola ogni tipo di sicurezza e di certezza, arriva dritto come un pugno in pancia e ti fa vacillare.
Mi sono sentita impotente per qualche istante, come se avessero innestato lo slow-motion e tutto avesse iniziato ad assumere una forma diversa.
Sento gli occhi bagnarsi ed è lì, forse, che ho ripreso contatto con me stessa ed il contesto.
Grazie ad una persona ho avuto modo di mettere a fuoco quello che stava accadendo: "pensa se avesse chiesto aiuto ad una persona che faceva finta di nulla? Invece ha incontrato te. Il caso non esiste, io ne sono convinta!"
Questo è bastato per farmi sentire cosciente e presente.
E' vero, oggi ed in questi giorni, abbiamo corso, abbiamo pregato, abbiamo spremuto meningi ed ipotizzato almeno una decina di "soluzioni", ma è altrettanto vero che lo sguardo su quel divano e quella mano che si avvicina alla bocca e mi saluta con un "bacio volante" hanno un profondo significato.
"Se vuoi fidati di me!
...dimmi la tua storia...
...dimmi che si ride almeno un pò..."
Grazie per quello che fai, Chiara, già da tempo vedevo in te tutto ciò che realizzi. Hai un cuore profondo che sente ben oltre... ! La società ha bisogno di persone come te.
RispondiEliminaUn affettuoso abbraccio, la prof. che ti rircorda sempre.
Heilà Chiara! Sono Gerardo.
RispondiEliminaQuanti anni sono trascorsi, comunque è sempre un piacere sentire le tue emozioni.
Mai provato a "viaggiare" senza valigia?