Sarebbe molto facile prendere aforismi di grandi scrittori, lanciarli come bengala per fare una bella figura e far passare quel pensiero come il proprio.
Assai più difficile è analizzare quello che accade con parole proprie ammettendo, quando è il caso, anche gli errori.
Si sono concluse giovedì le elezioni Croas Piemonte, elezioni colme di passione, voglia di fare, mettersi in gioco e soprattutto cercare di intraprendere una strada nuova, che avesse profumo di cambiamento.
Domenica, però, le speranze ed i desideri di alcuni si sono realizzati, mentre quelli di altri si sono spenti piano piano, ma non del tutto. Fra una lacrima ed uno scuotimento di testa, quel brillio non ha cessato di vibrare, perchè la passione non la può spegnere una "sconfitta", che poi tanto sconfitta non è.
Siamo due giovani assistenti sociali - Chiara e Luca - che, per la prima volta, hanno deciso di candidarsi alle Elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale dell'Ordine e che, fino all'ultimo, hanno sperato di vedersi realizzare un sogno, forse per dimostrare a se stessi che la strada compiuta fino ad ora ha un senso.
Leggendo i vari forum di Servizio Sociale, in questo periodo di elezioni, non è difficile trovare dei posts che invitano i giovani a candidarsi perchè è necessario svecchiare gli Ordini, perchè possono portare energia e vitalità, in soldoni il motto era: "largo ai giovani".
Giovani quanto? Giovani in che senso? Largo ai giovani sì, ma non troppo? Non era ben chiaro questo particolare, sebbene siamo consapevoli che un Consiglio di soli giovani non fosse immaginabile, lo strumento "social" ha sortito effetto ed ecco che in diverse regioni si sono candidati giovani che hanno trovato, al termine del percorso, una "sconfitta".
Sarebbe falso dire che quei pochi voti di differenza non bruciano, non fanno male e che non abbiano dato dispiacere e non solo a noi, anzi il contrario, ma se siamo maturi abbastanza sappiamo anche quanto valgono i voti che abbiamo ricevuto.
Sono un passo importante nel nostro percorso, sono un traguardo raggiunto e sono certamente la nostra vittoria. Inoltre, quest'avventura, è stata un'esperienza arricchente sia dal punto di vista professionale che personale, sono stati costruiti legami che, senza questa occasione, forse non sarebbero nati e questo è sicuramente il valore aggiunto.
Ogni giorno insegno ai bambini l'importanza del gioco e della condivisione, spiegando loro - credendoci io per prima- che l'importante non è vincere, ma partecipare perchè anche se la medaglia sarà al collo di un altro, o la coppa nelle mani dell'avversario o la caramella sotto la lingua dei componenti dell'altra squadra, l'aver giocato, l'averci messo del proprio per arrivare a quel risultato è merito di tutti, nessuno escluso.
Noi abbiamo partecipato, ci abbiamo creduto, abbiamo corso fino alla fine senza stancarci è quindi quel risultato è nostro.
Concludo, rubando le parole agli 883, una degna colonna sonora per questo post male non fa:
"E' la dura legge del gol
gli altri segneranno però
che spettacolo quando giochiamo noi
non molliamo mai
cosa importa chi vincerà
perché in fondo lo squadrone siamo noi
lo squadrone siamo noi"
Chiara
"un Consiglio di soli giovani non fosse immaginabile"...Cara Chiara, perchè? Forse la questione non è tanto generazionale, ma di proposta. Chi ha vinto ha portato avanti una proposta "forte", ben strutturata e con basi solide. Tanti ci hanno creduto, perchè 10 eletti su 11 candidati fanno la differenza. L'altra lista forse era meno organica o con una proposta meno credibile per l'elettorato. E ha perso. E noi "outsiders"? Abbiamo perso, probabilmente perchè senza una proposta forte e molto probabilmente perchè "da soli". Tra questi soggetti sono stati eletti forse le persone maggiormente conosciute per capacità e professionalità (vedi il v.p. uscente); non credo per l'età. Il successo della lista ha un significato ben preciso: è finito il tempo delle elezioni ad personam. Da oggi inizia l'era delle scelte in base a proposte e programmi e, per me personalmente, è un elemento molto positivo. Vedi, nonostante tu ti affretti a scrivere il contrario, dai tuoi post emerge che una "questione generazionale" in realtà c'era, eccome: perchè negarla? Al contempo, perchè non è stata resa in modo organico e propositivo? perchè non si apre una riflessione? Basta essere giovani e motivati per avanzare? forse no. Ci vogliono un pensiero strutturato, proposte chiare, e soprattutto un forte legame con "la base". Avevate tutto questo? Forse no. O forse sì, ma non lo avete saputo far fruttare. E' un insegnamento da cui partire per la prossima sfida (4 anni passan veloci...); mi sento ancora di dire che i problemi sorti durante le elezioni hanno penalizzato tutti. Anche i vincitori. E tutta la professione. Non solo i non eletti.
RispondiEliminaCon rispetto
As Fabio Papi
Collega, credo che tu abbia ricevuto la mail che ho appena mandato dove affronto anche la questione consiglio giovane.
RispondiEliminaLa riporto qui per chi non ha modo di leggere le nostre mail:
Scontro generazionale. Mh, no, nessuno scontro generazionale, soprattutto perchè sono quella che qui e là nei forum di servizio sociale ha scritto che auspicava ad un Consiglio formato da "vecchi" e "giovani" (mi siano concesse le virgolette) per diversi motivi, un passaggio di testimone, confrontarsi, comprendere tante cose, imparare gli uni dagli altri. Sono stata anche criticata per questo mio pensiero, se vogliamo dirla tutta, Io ho sempre appoggiato la figura del "mentore" e del "maestro", e sono felice di averli perchè non imparo da sola, non colgo i miei errori sempre e solo da sola, non mi confronto sempre e solo da sola, c'è bisogno di qualcuno, ed ecco che avere il vecchio ed il nuovo insieme per me è un buon modo per crescere.
Dai miei post? Io ho scritto questo e forse quello precedente alle elezioni, se poi tu sei un assiduo lettore del mio blog, molto bene, ma ti invito a (ri) leggerlo bene perchè io sono sì a favore dei giovani, ma sono così ignorante, così senza esperienza, così "vergine" che non mi arrogo il diritto di sapere tutto, anzi non so proprio niente, avrei solo di imapare ed attendo il mio momento.
Detto ciò buona lettura della mia lunga mail.
Caro Luca, Cara Chiara,
RispondiEliminaho molto apprezzato i vostri scritti post elezione. Per lavoro e per piacere ho seguito un po' di queste elezioni, e devo dire che siete stati davvero bravi, comunque sia andato il risultato finale. Sconosciuti, alla prima esperienza, siete rimasti fuori di un soffio. Brucia, fa male, rischia di demotivare... ma pensate a coloro che sono da decenni nell'ambiente, che conoscono e sono conosciuti da molti colleghi, che si son trovati a prendere poche decine di voti in più rispetto a due perfetti "nessuno". Beh, sono certo che brucia un pochino anche a loro, che dite? Certo, questa volta c'è chi davvero ci aveva creduto ad un rinnovamento (e non parlo solo del piemonte)... ma, con l'amaro in bocca e nel cuore, vedo che non è cambiato nulla e lo slogan "spazio ai giovani" è per l'appunto solo questo, uno slogan! E' molto triste vedere che chi diceva che i giovani sono una risorsa preziosa, ora va a formare un consiglio che ha un'età media di più di 45 anni... per non parlare della parte A, che sale ad oltre 55!! Va bene che l'età media delle persone è aumentata, ma troverei quantomeno irreale definire "giovane" il consiglio che si è andato formando. I giovani aiutano a vedere le cose sotto prospettive molto diverse, possono realmente essere un punto di svolta per una professione come la nostra, specie in tempi come questi... mi chiedo se l'unica under 30 eletta potrà riuscire, da sola, a portare quella freschezza che servirebbe tanto, troppo! Mi chiedo perchè, ancora oggi, accadono cose del genere, ma mi rendo conto che le risposte sono sempre le stesse da anni... I giovani non hanno spazio, perchè i più vecchi non glielo concedono. E allora abbiamo persone che si candidano perchè così si tolgono l'ultimo sfizio della loro carriera, forti di una "fama" trentennale che gli spiana la strada e rende l'elezione certa. C'è chi trova difficile "lasciare la poltrona", vecchia abitudine di cui abbiamo ampio esempio in Italia. C'è chi poi, con già molti incarichi attivi sulle spalle, vuole sobbarcarsi anche questo, forte di un consenso e di una "fama" datagli da tutti gli incarichi che sta svolgendo. E tutte queste persone, avranno mai la passione di un neolaureato, pronto a spaccare il mondo e fare anche nottata a parlare dei problemi della professione? Avranno la voglia e la forza di lottare per cambiare quello che non funziona? Avranno la capacità di vedere il mondo moderno, in modo moderno, attraverso i loro occhi che non hanno più molto di moderno?
E questo non significa che chi c'è non sia all'altezza... significa solo che, a volte, bisogna farsi da parte, lasciare che il nuovo subentri al vecchio, e mettere a disposizione del nuovo l'esperienza del vecchio, dal di fuori!
Per il resto, purtroppo siete stati molto sfortunati. I problemi che ci sono stati, il rigore portato all'esasperazione, le schede annullate con una facilità preoccupante... beh, vi hanno certo danneggiato. Così come, almeno per quanto riguarda Chiara, sei stata anche un po' danneggiata da una campagna elettorale fatta in modo del tutto inadeguato. Se in una lista (che vuole portare avanti avanti un programma comune, per il quale ha bisogno della maggioranza) il primo prende più del doppio dei voti rispetto a più della metà dei componenti della lista, significa che qualcosa non ha funzionato. Bisogna stare molto attenti in questi casi, perchè dire "Ehi, votami, sono candidato e sono in quella lista" è molto diverso dal dire "Ehi, vota la mia lista, perchè abbiamo un ottimo programma". Alla fine, il rischio di veder sfumare la maggioranza mi par di capire, dai numeri, che ci sia stato!
Detto questo, cosa posso dirvi? La vostra non è stata una sconfitta... è stata solo una prova generale! Siete voi il futuro della professione... peccato solo che il futuro dovrà aspettare altri quattro anni.
Dimenticavo... Ho visto che questo blog è collegato a facebook, ma io non ci sono, non mi piace molto. Sentitevi pure liberi di utilizzare questo mio commento anche su altre piattaforme, mi raccomando!
RispondiEliminaCara Chiara, credo che sia tu la prima a dovere leggere con attenzione chi ti scrive: io ho parlato di una "questione generazionale", mai di scontro. Forse però, tu e Luca dovreste affrontare il fatto che per voi invece magari lo è proprio, uno scontro. Quindi ti rimando alle mie riflessioni di cui sopra.
RispondiEliminaDopodichè, io non credo affatto che tu sia "ignorante"; credo invece che tu affronti le questioni con eccessiva leggerezza. I vostri commenti post elezioni ne sono un esempio. Ma anche la tua lunga mail. Quando usi il termine "riflessioni", dovresti prima chiederti se lo sono davvero oppure, come molti di questi post e alcune parti della tua mail, sono più che altro pensieri in libertà. C'è molta differenza, soprattutto dal punto di vista professionale.
Se poi vuoi fare "chiacchierate" più tranquille, hai sicuramente la mia mail; sarà un piacere.
In ultimo, mi arrischio a darti un suggerimento per il tuo blog: chi commenta si deve firmare, sempre. Questo blog ha un potenziale enorme, di divulgazione e di aggregazione, e per questo dovrebbe essere sempre limpido.
Con rispetto,
A.S. Fabio Papi
Mi spiace Fabio nel dover dissentire fortemente da quanto da te riportato. I tuoi post dimostrano che non sei riuscito a comprendere il messaggio post-elezioni che noi abbiamo voluto portare, diversamente, invece, accolto e condiviso da moltissimi nella comunità professionale, nonché, da quanto ne sappia, anche dal mondo accademico.
RispondiEliminaDetto questo, ognuno è libero di pensarla come meglio crede, per fortuna siamo ancora in uno stato che garantisce un minimo di libertà di pensiero.
Ciò nonostante preferirei discutere, d'ora in avanti, di argomenti altri, maggiormente costruttivi e dialettici, confidando nel rispetto e nella reciproca comprensione tra seri professionisti.
Un saluto
Luca Matturro
Egr. dott. Papi, sentendomi chiamato in causa dal suo ultimo commento, mi permetto di darle una veloce risposta. Se lei vede una mancanza di limpidezza nel mio "anonimato", credo sia un problema più suo che della padrona di casa. La limpidezza sta in ciò che viene scritto (o detto), non nel riconoscimento di chi ha scritto (o detto). Potrei essere l'ultimo degli sconosciuti, oppure essere una delle persone più conosciute e rispettate della nostra professione, ma il mio pensiero e le mie parole rimangono quelle. Limpide. Cristalline. I blog, internet stesso, hanno un grande potenziale, proprio come dice lei... ma negli anni ho notato che le persone sono molto più portate al dialogo (e alle critiche soprattutto) con gli "sconosciuti" piuttosto che con chi conoscono bene. In fondo, ci pensi un attimo... lei criticherebbe, in modo anche pesante, il suo capo? Non credo, a meno che il suo capo non si nasconda dietro l'anonimato. In ogni caso, non confondiamo la mancanza di limpidezza, con la volontà il diritto alla riservatezza!
RispondiEliminaE rinnovo i miei complimenti ai due "Nostri" giovani, che hanno mantenuto un rispetto ed una pacatezza rara da trovare, specie dopo quello lei ha scritto, dottor Papi. Vede, lei qui, su questo blog, è ciò che siamo tutti quanti: un semplice ospite. Andare a casa di qualcuno a criricare può andare bene, ma bisogna stare attenti a che le critiche siano fondate e che non divengano insulti. Credo che la signorina Chiara abbia letto con molta attenzione ciò che lei ha scritto, ma appigliarsi alla differenza tra "scontro" e "questione" l'ho trovato un po' irritante, specie dopo che la stessa padrona di casa ha detto di aver riportato le parole scritte in una mail, quindi parole non direttamente riferite alle sue, Papi. Inoltre, Chiara ha il diritto di definirsi ignorante e, anzi, ne ha l'assoluto dovere, perchè è ignorante, nel senso etimologico del ternime e non in quello dispregiativo dell'uso comune. Chiara è una giovane che ignora, non avendone mai avuto a che fare, come funziona un ordine, come farlo funzionare, cosa si deve e cosa si può fare e cosa, invece, no! Ma avere l'arroganza, perchè è questa che vien fuori dalle sue parole, di definire due persone come queste "leggere", beh, questo denota quanto alcune persone non siano in grado di giudicare gli altri... e quanto facilmente invece lo facciano, nonostante la loro professione. Io seguo gli scritti della signorina Chiara (purtroppo di Luca non ho letto nulla, se non questi post e commenti), ma di certo ciò che ho visto è una maturità ed una professionalità più uniche che rare... altro che leggerezza!
La leggerezza più che altro la vedo nella sua analisi di questi risultati. Dire che in queste elezioni ha vinto il mettersi in una lista è quanto mai affrettato e poco veritiero. Anzi, queste elezioni hanno confermato quanto, purtroppo, ci sia una ancora una totale incapacità di far votare una lista in modo uniforme. Le differenze di voto sono agli occhi di tutti e sarebbe assurdo fare finta di niente. Non è stato eletto chi faceva parte di una lista, o chi aveva il programma migliore... è stato semplicemente eletto chi era più conosciuto! Consiglieri uscenti, docenti universitari con esperienza decennale (pensi a quanti professionisti sono stati loro studenti), persone con incarichi molteplici, in molteplici posti... Non ha vinto la lista, non hanno vinto i programmi. Ha vinto, come al solito "l'abitudine". Ci pensi, se la lista fosse stata questa gran cosa, Chiara sarebbe dentro a quest'ora, no? Sono curioso, più che altro, di vedere come la lista si muoverà adesso, in questi giorni...
E chiudo aggiungendo una cosa: nella nostra professione "riflessioni" e "pensieri in libertà" sono cose molto differenti, perchè no... Ma non mi sembra che in questo blog venga esercitata la nostra professione, quindi, che ci siano pensieri in libertà non vedo che fastidio possa dare. E visto che siamo prodighi di consigli, ne voglio dare uno anche io: prima di scrivere, qualsiasi cosa, siate certi che ciò che scrivete non sia offensivo per il destinatario. Non siete nessuno per giudicare o insultare gli altri, ma, se lo fate, non lamentatevi poi di essere messi in disparti o di esserre mal visti.
RispondiEliminaCon Rispetto (e credo sia reale il mio).
Io mi prendo sempre la responsabilità di ciò che dico e scrivo, proprio apponendo sempre la mia firma.
RispondiEliminaE' una forma di rispetto che evidentemente gli "anonimi", non hanno.
Con rispetto,
AS Fabio Papi
Ribadisco, e con questo chiudo avendo abusato fin troppo di uno spazio non mio: il rispetto non sta in una firma, ma in ciò che viene detto e scritto. Se lei pensa di aver trattato rispettosamente questi due ragazzi, solo perchè alle sue assurde critiche ha fatto seguire una firma, si sbaglia di grosso!
RispondiEliminaMa chissà... forse sono io troppo vecchio, ancorato ad una concezione di rispetto che non andrà più di moda.
Sarei curioso di sentire chi ritiene i miei commenti irrispettosi e i suoi rispettosi, solo perchè ha messo una firma.
Ah umiltà, dolce valore ormai perso!
Sono altro anonimo,il numero 2, così desidero rimanere, vorrei dire due cose al signor Papi, biancaneve arrogante di turno, che crede ancora nella favola che ha vinto il programma interessante, che ridere....intanto la lista vincente con il suo " splendido " programma ha escluso chi non serviva e non contava, come la signorina Chiara, poi la casta, la lobby che si è creata sapeva già prima di vincere, il perchè è sotto gli occhi di tutti, regole facili, vincite facili, altro che contenuti, siamo ben lontani ...prima votazioni ad personam,ora votazioni a lista annunciata, facilitata dall'Ordine e dalle persone in esso candidate, questo è oggi l'ordine, lo sanno tutti ciò che è succcesso , tutti ridono "dei poveri assistenti sociali" che si fanno la guerra fra loro, fra miserabili per intenderci, perchè molti guadagnano meno di un operaio ( con tutto il rispetto dell'operaio), salvo quelli della casta, che, pare,non abbiamo problemi di soldi, come i loro miseri colleghi soprattutto territoriali.
RispondiEliminaa proposito com'è che in piena mattina lavorativa un bravo assistente sociale ha tempo di scrivere su un blog? sarà sicuramente in vacanza, almeno spero...
Papi, non ci conosciamo e credo che tu sia andato oltre quello che io, da uno sconosciuto posso accettare. Forse dall'alto della tua esperienza hai strumenti per giudicare (compito non tuo), io dal basso della mia inesperienza e voglia di fare uso gli strumenti che il mondo mi mette a disposizione per fare quello che amo fare, ossia scrivere e se un blog, può essere usato per scrivere i gossip di tizio e di caio, io posso utilizzarlo per scrivere i miei pensieri, anzichè lasciarli in un cassetto al buio. Se tu non li vuoi leggere, frequenta altri blog, se li vuoi leggere, bene leggili ma presta attenzione a quello che scrivi perchè dissentire è un discorso, offendere è un altro.
RispondiEliminaIn merito all'anonimato, ognuno è libero di firmarsi, oppure no. Avendo io il blog è naturale che mi firmi, ma ripeto, se a qualcuno la modalità di utilizzo e gestione di un blog da noia, ha solo da non frequentarlo. Fine della trasmissione.
Ancora...fine di un'era, inizio di un'altra. Elezioni con liste e singoli. Non ci sono ere, ognuno è libero di fare ciò che crede, "correre" da solo oppure in lista, ma ogni decisione ha i suoi pro e contro. Essere in lista si è 1 per tutti, tutti e per uno (e in questo caso si è visto che non è stato così, ecco l'insuccesso), "correre" da soli è lavorare solo per se stessi senza dover rendere conto a nessuno, sapendo però che le energie sono solo tue.
Un esempio, una ragazza s'è candidata da sola (ripeto, da sola), ed è stata l'unica a portare un programma ed è stata anche lei, non eletta nella sua regione...come la mettiamo, è questione di lista, di programma, di singoli candidati, oppure è questione di capire cosa è necessario per la professione e quindi di tutti i suoi componenti?
Detto questo ringrazio chi legge il mio blog, chi commenta i post, chi mi segue in silenzio, chi mi scrive mail private e chi mi sostiene nel portare avanti questa passione, che non è esercizio della professione.
Sono una terza anonima.
RispondiEliminaScrivo perchè il dibattito emerso, anche se un po' sporcato dall'acidità di tratti di alcuni commenti, è interessante.
Non riesco a concordare in pieno con uno solo dei partecipanti alla discussione, ma apprezzo di ognuno qualche spunto:
concordo con chi dice che è un'assurdità il voto al programma e alla lista: è evidente che se una sola persona di una lista è rimasta fuori...qualche cosa di strano c'è e non è stato votato il programma.
Concordo con chi si chiede dov'è questo "largo ai giovani" di cui per altro entrambe le liste si erano riempite la bocca? una lista, ha perso in toto, l'altra ha perso ancor prima di poter agire, iniziando fin da ora a dimostrare che parte delle loro parole "sono solo parole". I giovani della lista dovevano essere i più sostenuti, proprio perchè era evidente che le sole loro conoscenze personali non sarebbero bastate, evidentemente, invece, ogni componente della lista ha adottanto politiche "sotterranee" dalle quali si sono evidenziati i risultati.
Concordo con chi parla di scontro generazionale: a mio avviso i toni dei due candidati non eletti sono tutt'altro che pacati, se si pensa addirittura che uno dei due ha violentemente chiuso il discorso chiedendo di parlare di questioni più interessanti. Chiara si, forse è più pacata, ma l'idea che ci sia un conflitto latente rispetto alla questione generazionale...sono d'accordo. Posto quanto ho detto prima, ossia che non siamo noi giovani ad aver posto in questa sede la questione del lasciarci spazio, ma che sono stati gli stessi professionisti "maturi", chiamiamoli così, a riempirsi la bocca della finta volontà di lasciarci spazio. L'età media è una prova di quanto si dice, sia rispetto alle campagne, sia rispetto poi alla scelta degli elettori. Perchè una cosa che fino ad ora in questo dibattito è statoo poco preso in considerazione è che le elezioni sono il risultato della scelta dei votanti. I votanti, pur dicendo "che bello si deve lasciar spazio a giovani e precari" ha scelto di lasciar spazio a professionisti affermati e datati. (che amarezza)
Concordo con Chiara, relativamente alla necessità di continuità, al fatto che si dovesse pensare che la maggior parte del consiglio doveva essere composta da persone che sanno bene del mondo del sociale e non solo nei sentimenti, ma nella pragmatica.RItengo però, che 4 posti su 15 potevano tranquillamente essere lasciati ai giovanissimi candidati, anche di non citati in questi commenti. Questo proprio per smontare una tendenza del nostro sistema (della quale non abbiamo colpa ma siamo prevalentemente vittime) : quando un nuovo assistente sociale entra in servizio, gli viene richiesta esperienza (Che dove può farsela poveretto??) e anche se assunto senza esperienza pregressa, viene buttato nei servizi con poca introduzione al lavoro, poco accompagnamento, poca formazione di servizio. In consiglio si aveva, con questo turno, la possibilità di far crescere i giovani, introducendoli nel sistema anche con ruoli marginali: penso che i candidati più giovani non abbiano mai pensato di avere ruoli centrali all'interno dell'Ordine, ma più che altro la voglia di introdursi in un sistema, dare delle idee e per impararne i meccanismi e mettersi poi all'opera più attivamente per il futuro.
SI ripartirà da zero al prossimo mandato. Scusate le rflessioni forse un po' lunghe e grazie a tutti per gli spunti che mi avete offerto
Sono io a ringraziare te, per aver partecipato al dibattito, per aver condiviso i tuoi pensieri.
RispondiEliminaRiflettendo, a mente fredda, è vero, i toni sono dei migliori e forse macchiati da un'amarezza post elezioni che ha lasciato (e parlo per me in questo momento) lunghi strascichi.
Questione, scontro - che dir si voglia - generazionale, no non voglio parlare di scontro, non era una lotta fra "noi" e "loro", non per me...per me era un avvicinarmi ad un mondo accompagnata, come tu giustamente hai scritto, da professionisti già affermati e con anni di esperienza (magari 30ennale). Ho sempre scritto, e posso linkare i forum dove ho partecipato, specificando che per me era importante un incontro, uno scambio con chi già era nel settore, perchè il domani siamo noi, ma dobbiamo saperlo vivere questo domani, ed ecco che la mano di chi ha già vissuto può essere utile, così come può esserlo la nostra mano e forse la nostra mente, ed ancora perchè no, energia?
In diversi ambiti mi dicono "voi giovani portate freschezza, energia, idee nuove", ma com'è che viene solo detto e mai concretizzato, ecco perchè nei toni c'è quella punta di amarezza e delusione. A volte, ripeto, parlo per me...sento davvero di non servire a niente perchè ogni passo è un buco nell'acqua.
Quindi, riassumo con: non era e non è uno scontro. E' un portare alla luce le cose come stanno e come le viviamo noi ed ancora così come vengono descritte altrove da altre persone. Non mi sono fatta io paladina del "largo ai giovani", io questa campagna elettorale l'ho incentrata sul parlare ai giovani (amici e non) ai quali - come a tanti altri - non interessava nulla di votare perchè sentono l'Ordine, la Professione distante. Ho detto a noi tutti "proviamoci", "vediamo cosa accade"...ed ancora non è accaduto molto, ma basta per capire che non si è partiti col piede giusto.
Mi permetto di aggiungere un'altra cosa: a seguito di queste elezioni sono stata contatta da diverse ragazze che si erano candidate, siamo state tutte non elette, in diverse regioni d'Italia dal Piemonte alle Marche, dall'Abruzzo al Friuli. Dunque mi chiedo, come ho fatto su facebook: non è tempo per noi?
Questione lista: credo che solleciterò qualcuno della lista a rispondere perchè sono l'unica della mia lista a rispondere e non credo sia corretto. Io, nelle mie fantasie, credevo che un elettore di fronte ad un programma: vota il programma. Vede la lista che ha quel programma e se qual programma lo convince: vota tutta la lista. Certo uno o più persone possono non andare a genio, magari per questioni personali, però se non sono le persone importanti, ma il programma (sennò si ritorna alle elezioni ad personam), ecco che voto tutta la lista confidando nel programma. Per me il senso era questo, e lo sarà ancora.
Grazie ancora, davvero.
Ed ecco l'anonimo n. 4!
RispondiEliminaMi permetto di sfruttare questo spazio dopo aver letto lo scambio di post per dire la mia opinione: secondo me stiamo tutti facendo un po' troppa dietrologia ed esasperando notevolmente questioni che sono molto più “elementari” di quanto non vogliamo aspettarci.
Partiamo da un presupposto: ha votato a malapena 1/5 degli aventi diritto quindi 466 su 2334, cioè il 20% di tutti gli AS del Piemonte. Ciò è preoccupante perché significa che solo 1 AS su 5 è interessato all’Ordine e si sente/vuole/è rappresentato da esso. Pensiamoci un attimo: ragionare su questi numeri, oltre a mettere tristezza per l’attuale condizione della nostra professione, significa non poter ipotizzare alcun tipo di fenomeno statisticamente rilevante. Con numeri così bassi di fatto vince chi è più conosciuto e basta. Programmi, mail, profili facebook, blog possono aiutare, ma non sono determinati.
Se non erro oltretutto queste sono state a memoria le elezioni con il più alto numero di candidature/votanti delle ultime tornate, il che è comunque un fatto incoraggiante.
La costituzione delle liste ha indubbiamente “smosso” degli equilibri e spronato molti a scendere in campo, ma io dico: ben venga! Più partecipazione c’è meglio è!
Parallelamente la possibilità di votare per posta ha fortemente moltiplicato la partecipazione al voto, perché parliamoci chiaro: ben pochi AS al di fuori di Torino avrebbero votato altrimenti! Indi va dato atto all’Ordine di aver trovato una modalità che ha incentivato non poco la partecipazione (se non erro non era prevista nelle precedenti occasioni o quantomeno non inviarono le schede a casa).
Per me il risultato è chiaro: tutti i componenti rieleggibili del precedente consiglio sono stati rieletti unitamente a tutti i candidati di una delle liste + un esterno. Tralasciando tutte le possibili interpretazioni del risultato, per me il fattore determinate sta unicamente nel fatto che molti della lista vincitrice sono nomi conosciuti nei servizi della provincia capoluogo e stop. Nel consiglio sono entrate 2 giovani, avrei preferito il numero fosse più rilevante, ma è già un buon passo se si considera la composizione del consiglio precedente.
Chiara e Luca, siete stati esclusi per 1 e 2 voti!!! Non è questione di giovani generazioni VS vecchie… è questione di sfortuna e basta!
Chiara, la lista non ti ha “scaricata”, come qualcuno ha scritto, semplicemente hai preso 2 voti in meno dell’ultimo eletto in sezione B! Magari è così, magari sono state annullate 10 schede in cui c’erano dei voti a te per chissà quale ragione e se non fosse successo saresti stata eletta con più voti dell’ultimo candidato… su unità del genere è inutile stare ad arrovellarsi! 2 voti su un quorum da 500 persone sono talmente pochi che si è trattato solo di sfortuna, inutile cercare di interpretare il fenomeno.
Luca, tu sei stato escluso per 1 voto… idem come sopra con l’aggiunta che non facevi parte di alcuna lista, quindi il tuo successo vale doppio! Io ne sarei molto orgoglioso.
Avete preso più voti di tanti altri “vecchi” AS conosciuti, in alcuni casi più del doppio di loro, questo è un altro motivo di orgoglio!
Non scoraggiatevi quindi e continuate ad alimentare la passione che vi guida, vedrete che sarete in grado di fare grandi cose, ne sono certa!
Un'ultimo pensiero per alcuni toni utilizzati in alcuni post: già siamo una professione debole, già mi sono a tratti vergognata della mia appartenenza leggendo delle gravi irregolarità.... insomma il livello, il contesto e lo scenario sono già critici di per sè, non peggioriamolo anche noi con i nostri atteggiamenti autoreferenziali! Io credo che dovremmo tutti essere più autocritici e renderci conto che la forza e l’autorevolezza di un gruppo dipendono non tanto dalla propria autorità o da quanto si sbraita, quanto piuttosto dalla capacità di essere coesi e di agire in modo sincronico. Fare "baruffa" senza giustificare le proprie affermazioni lascia il tempo che trova.
Sollecitata dai numerosi commenti che ho letto solo oggi mi permetto alcune riflessioni.
RispondiEliminaPersonalmente fatico - come altri che gia si sono pronunciati - a comprendere il senso dell'anonimato, la firma come già detto dal collega Papi garantisce una maggiore continuità nel confronto oltre che l'assunzione di responsabilità di quanto si scrive. Detto ciò ciascuno è naturalmente libero di scegliere ciò che ritiene meglio. Forse, essendo ormai di una generazione diversa e lavorando da vent'anni, ho sperimentato come l'anonimato non sia utile in una professione che dovrebbe rappresentare altri. Ed è diventato uno stile di vita.
Sono contenta del dibattito che il post di Chiara ha suscitato credo che apra la strada non solo al nostro confronti ma in parte anche a lavori che il consiglio, allargato a chi è interessato se la maggioranza approverà la proposta dei candidati di una delle liste, potrà portare avanti. Come altri mi pongo alcune domande.
Chi ha votato?
Quale è l'eta' media degli elettori?
Da quanti anni sono iscritti?
I giovani hanno votato? Hanno votato i giovani o «l'usato sicuro»?
E i non giovani (di età, di esperienza lavorativa) chi hanno votato? E se hanno espresso la loro scelta nei confronti di chi vuole «mettere una medaglia in più al suo palma res» perché l'ha fatto? Avrà visto altro?
E chi non ha votato perché ha fatto questa scelta? È davvero sintomo di una disaffezione nei confronti dell'Ordine e della professione o è forse un sentimento diffuso di sfiducia nei confronti della rappresentanza individuale (vi ricordate le percentuali di affluenza agli ultimi referendum? Non abbiamo raggiunto il quorum al referendum sulla fecondazione assistita e continuiamo ad avere una delle leggi più arretrate dell'Europa...).
E ancora mi chiedo. Se qualcuno ci chiedesse di votare 11 nomi e ne conoscessimo solo due cosa risponderemmo? O meglio, cosa abbiamo risposto dieci giorni fa? È verosimile che 200 persone (il candidato più votato) votino le stesse 11 persone? O forse è più probabile che arrivino a 8 nomi che hanno presentato un programma (la maggioranza in consiglio) e che poi votino un amico, un'amica, il proprio collega di ufficio, quello dell'asl...
Parlo da candidata di una delle liste e magari c'è qualcuno che ha ricevuto la mia mail non temo di essere smentita pur scrivendolo pubblicamente, ho chiesto ai miei contatti il voto alla lista ma ho anche scritto che al programma serviva la maggioranza in consiglio ed era loro la scelta.
I miei colleghi di lista hanno avuto in copia la mia mail. Direi che la trasparenza è stata garantita.
ancora qualche domanda.
Ma Chiara si è sentita abbandonata dalla sua lista? L'ha scritto da qualche parte o sono proiezioni di chi ha scritto sul blog? Forse a questo può rispondere Chiara magari la sua lista l'ha davvero abbandonata e se cosi fosse saperlo farebbe la differenza. Almeno per me la farebbe.
Le parole della quarta anonima rappresentano anche il mio pensiero. mi sono vergognata come lei alla notizia delle irregolarità ma credo nella mia/nostra professione e mi auguro che la magistratura individui un atto che spero essere isolato e non rappresentativo di chi siamo.
nei giorni dello spoglio ho conosciuto alcuni colleghi che nn avevo mai incontrato o con cui avevo avuto rapporti sporadici, in quelle giornate si è creato un grande spirito di condivisione che - come già detto in altre sedi - mi auguro possa portare future collaborazioni.
Come ha detto qualcuno qui siamo ospiti ho occupato un sacco di spazio e me ne scuso. spero troviate qualcosa di utile alla discussione comune.
Barbara Rosina
Sono una delle vecchie e plurimedagliate elette. Non è una vergogna.
un unico screzio polemico...
I docenti sono stati avvantaggiati perché sono stati votati dai loro studenti? trovo questa affermazione offensiva nei loro confronti. Gli (ex) studenti perché avrebbero dovuto regalare il loro voto a prescindere ad un ex docente? Non ne vedo l''utilita quindi forse si tratta di altro.
Eccomi nuovamente.
RispondiEliminaTante le tue domande, Barbara, le stesse che mi sono posta anche io.
Tanti, forse tutti, sapevano che l'occasione delle elezioni era un mettermi in gioco e soprattutto avere modo di imparare tanto (e qui mi ripeto), forse tutto.
Sicuramente della lista ero e sono l'anello debole, forse agli occhi degli altri sacrificabile, vuoi perchè non di Torino (che mi hanno spiegato quanto sia importante essere di Torino), vuoi perchè non occupata nell'ambito del servizio sociale, vuoi perchè poco conosciuta.
Io, l'ho detto più volte, tengo alla mia lista, tutta, per un motivo o per l'altro, con chi mi conoscevo è stato un modo per consolidare (e conoscersi di più), con chi invece il rapporto era meno solido, è stata l'occasione per intensificarlo. L'ho detto apertamente che mi aspettavo l'esclusione per i motivi che ho scritto sopra, ed è per questo che io, in tutta la campagna elettorale ho lavorato per la lista, per il programma della lista, perchè alla fine, parlandoci chiaramente, certo che sono le persone a fare il Consiglio, ma è il programma quello che fa veramente la differenza.
Ogni componente della lista poteva e può portare qualcosa, vuoi per la ricerca, vuoi per l'esperienza in tale abito, vuoi perchè consigliere uscente, insomma tutti avevano qualcosa da portare, il programma però ci univa e ci unisce tutti.
Il rispetto del programma è quello che farà sì che le persone, i professionisti (anche i meno affezionati) possano tornare a credere in quell'Ordine che talvolta percepiscono lontano.
E anche qui mi ripeto, è quello che ho detto a tutte le persone con le quali ho parlato, votate la lista per il programma se vi convince e soprattutto credete che, questa volta, le cose possono cambiare.
Questo è quanto, io sono "fuori" dai giochi, non avrò fatto bene il mio lavoro, non avrò convinto, non avrò o non sarò...sono domande che mi sono posta e che il tempo mi darà risposta.
Io non mi pento nè della candidatura, nè del percorso che ho fatto, come mi ha detto un'amica..."verranno tempi migliori".
Ringrazio ancora tutti quelli che hanno partecipato al confronto.
Bene, dopo una settimana in cui leggo, sento e vedo diverse cose, mi permetto di intervenire. So di non essere "nel giro", non sono un assistente sociale e non conosco nessuno (se non per sentito dire o per un paio di incontri occasionali). Conosco Chiara, so come pensa, so come agisce e so abbastanza bene quanto, a volte, il suo splendido sorriso nasconda un dolore lancinante. Quindi mi scuso per il mio intervento e, ovviamente, liberissimi di non leggermi, non facendo io parte del vostro mondo.
RispondiEliminaFaccio però parte del mondo di Internet, per interesse personale e da qualche tempo professionale, quindi parto con una considerazione sull'anonimato. Ah, giusto... premetto che non ce l'ho con nessuno e voglio che nessuno si senta attaccato... a volte con le parole mi lascio un po' andare, ma non volgio venire frainteso. L'anonimato, specie su internet, è un ottimo strumento! Ci sono delle discussioni che partono dall'anonimato che non avrebbero mai avuto luogo se i partecipanti avessero saputo le identità l'uno degli altri. Perchè? Semplice... sapere chi sta dall'altra parte spesso ci frena, non ci fa dire le cose che vorremmo, nè come vorremmo... E' naturale, è umano e l'ho visto accadere parecchio spesso. L'anonimo che ha commentato questo blog, ha scritto cose che mi trovano d'accordo quasi al 100%. So chi è? No! Mi cambierebbe qualcosa se lo sapessi? No! Le cose che ha scritto sono sempre quelle, con un nome o con un altro. Ma le risposte che ha suscitato, sarebbero state le stesse se si fosse firmato? E lui stesso, avrebbe potuto scrivere come ha fatto? Non credo... Ciò detto, io sono uso fermarmi più sulle parole, piuttosto che al nome di chi le scrive. Io da esterno, da quello che ho visto dal mio angolino, posso dire che l'anonimo numero 1 non si discosta molto dalla realtà dei fatti. In effetti, semplice matematica/statistica (e so che qui una personcina a caso storcerà il naso) la percentuale di persone che ha votato "ad personam" e non all'intera lista è un tantino troppo alta, il che denota che forse (e ribadisco il forse!!!) la "campagna elettorale" non è stata pianificata nel migliore dei modi. Ovvio che mi dispiace per Chiara, anche perchè sono abbastanza certo che avrebbe potuto fare molto e farlo molto bene all'interno del consiglio... ma mi rendo conto che la mia posizione "personale" renda le mie parole poco credibili... ma qui non si tratta solo di Chiara, si tratta di un consiglio, di una lista che aveva l'assoluto bisogno di avere la maggioranza e che l'ha ottenuta per il rotto della cuffia. Non parlo solo di Chiara, ma di tutti gli appartenenti alla lista: c'è troppa differenza tra i primi e gli altri... è andata comunque bene, la maggioranza c'è comunque e il programma potrà essere portato avanti, ma che rischio che è stato corso (inutilmente). Alcuni nomi era ovvio che sarebbero stati eletti (li ho azzeccati io che li conosco solo di riflesso, quindi...). Il problema è che i cosidetti "Vecchi" (non mi piace proprio come appellativo), avrebbero dovuto sostenere di più i "giovani" in fase di campagna elettorale. E' vero che Chiara è rimasta fuori per solo due voti, ma non dimentichiamo che l'altra "under 30" è entrata per soli 4 voti: troppo poco per una lista che ha visto oltre 200 voti per il primo!
Ciò detto, senza essere polemico o che altro, rispondo solo a Barbara, con una piccola considerazione: leggendo tutti i commenti, ho notato parecchi "insulti", palesi o camuffati, ma tra questi non mi sembra che il dire che i docenti hanno ricevuto voti da ex studenti sia uno di questo. Perchè mai dovrebbe essere un insulto? E' ovvio che un docente, specie se esercita da anni, sia molto più conosciuto di chiunque altro... e se poi sono stati buoni docenti, che hanno saputo formare al meglio i nuovi professionisti e che hanno lasciato un buon ricordo, c'è da aspettarsi che ottengano il loro voto, no? Io stesso, sapessi che un paio di miei docenti si sono candidati, li voterei ad occhi chiusi, a prescindere dal programma, perchè so che persone sono, so che hanno un cervello notevole e che sono dei professionisti di tutto rispetto. Quindi, a parer mio, gli insulti e le offese in questo blog sono state altre, non certo dire com'è la realtà dei fatti, largamente rappresentata dalla "classifica" dei voti!
RispondiEliminaE sì, Barbara ha ragione quando si fa tutte quelle domande... ma il fatto di aver fatto una lista di soli 11 nomi, non era stata fatta proprio per dare la possibilità, a chi desiderava avercela, di votare anche per altri 4 oltre la lista? E rilancio... il fatto di non conoscere gli altri nomi della lista, non sarebbe dovuto essere un problema di competenza dei più "famosi"? Non è assolutamente presumibile che tutti i 200 votassero per tutta la lista... ma che non l'abbia fatto neanche la metà lo trovo abbastanza significativo.
Ciò detto, un in bocca lupo a tutti per il vostro lavoro.
Andrea Cucinotta.