Qualcuno ce l’ha fatta, quindici consiglieri sono stati eletti . Qualcuno no, come me e la collega Chiara, per un voto o due. Già, brucia la sconfitta, se così può definirsi, per nemmeno un pugno di voti. Nell’aria c’era tanta voglia di cambiamento, c’era voglia di fare, di portare nuovi contributi, di lanciare nuovi giovani entusiasti e motivati nell’esperienza ordinistica della professione . Ma una tegola sulla testa è arrivata: la grave scorrettezza di qualcuno nell’esercizio di voto e il conseguente e comprensibile caos sopraggiunto. Troppi cambiamenti? Troppi giovani “impegnati”? Paura del nuovo? Voglia, in fondo, di mantenere le cose così come sono? Probabilmente non lo sapremo mai. Solo tanta amarezza e penalizzazione di chi ci ha creduto e ci crede ancora in una professione che è in continua evoluzione e che richiede costante impegno e passione per chi si presta a rappresentarla.
Ma in fondo, grande soddisfazione è giunta per i tanti voti ricevuti e il riconoscimento dimostratoci da gran parte della comunità professionale. Ci piace pensarla che questa sia solo una tappa e non un traguardo mal riuscito. Alla fine , chi bara, perde sempre; chi crede, chi lotta, chi si impegna con trasparenza vince sempre!
Luca Matturro
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