lunedì 16 gennaio 2012

Po..po..povera Gaia

Caparezza mi perdonerà se sfrutto una sua frase per dare il titolo a questo mio pensiero, a questo mio articolo ma, stando a quello che sta accadendo, non c'è frase migliore.
"Povera Gaia".

Da figlia di Gaia, quale sono, non posso restare indifferente.
Guerre, suicidi, omicidi e navi che si schiantano contro uno scoglio ed un'altra pagina di storia viene scritta. Una triste pagina.

Ci si interroga se l'errore sia umano, se siano state le macchine e nel frattempo Gaia, per l'ennesima volta, si trova in pericolo.
Il mare che abbraccia l'Italia, il nostro Paese, rischia di diventare un'immensa marea nera.
Il patrimonio che possediamo rischia di andare perso.
Vite umane sono state interrotte, ingiustamente.

Non riesco ad essere indifferente, non possiamo tacere e non possiamo non provare tristezza ed amarezza.
Che sia un errore umano, che sia un difetto elettronico, quello che è accaduto in mare, e quello che sta accadendo nel mondo, non può essere nè sminuito, nè dimenticato e nè archiviato.

Le parole magiche di questa sera sono: responsabilità e futuro.
Se non ci assumiamo oggi le nostre responsabilità, domani, non ci sarà futuro.
Avremo solo rovine e poco altro.


Chiara

Nessun commento:

Posta un commento