Loro, come noi, hanno un carattere ed una sensibilità. Una formazione ed una convinzione.
Quando entriamo in contatto, ossia quando comunichiamo con qualcuno, in gioco ci sono molteplici fattori ed ogni volta possono essere diversi. Dalla voglia di comunicare, alla stanchezza, dal piacere del discorso oppure ancora alla difficoltà che si può incontrare nell'affrontarlo.
Alla base di questa interazione, si questa verbale o non verbale, a mio avviso dev'esserci l'educazione.
Educazione che io intendo come rispetto. Come apertura all'ascolto attivo ed alla comprensione.
Quando lavoravo con una ragazza con disabilità le dicevo sempre, rispetta i tempi di conversazione, cerca di non urlare che tutti - o quasi - abbiamo un buon udito, per quanto puoi (visto che la memoria è buona) ricorda quello di cui si parla e non spezzare il discorso perchè tu hai voglia di iniziarne uno nuovo, c'è tempo tutto.
In sintesi cercavamo di lavorare sull'educazione che si dovrebbe tenere in una conversazione. Ed ogni occasione era buona per potersi sedere e parlare un pò.
In sintesi cercavamo di lavorare sull'educazione che si dovrebbe tenere in una conversazione. Ed ogni occasione era buona per potersi sedere e parlare un pò.
Spesso, però, dimentichiamo tutte queste "regole", ci arrabbiamo se il nostro interlocutore non sa cosa rispondere, lo aggrediamo quando la sua idea è diversa dalla nostra, non tolleriamo che una risposta sia incompleta oppure non ci soddisfa appieno. E se verbalmente questo tipo di reazioni sono visibili e valutabili, nella comunicazione scritta, in quella che si usa sui social network, lo sono un pò meno.
Siamo di fronte a delle parole alle quali noi attribuiamo un suono ed un'intonazione ma, quando le parole ci risultano palesemente provocatorie, che fare?
Sicuramente ricordarsi che esiste l'educazione è un'arma affidabilissima.
Rispondere a provocazione con provocazione - forse - non porta da nessuna parte.
Il meccanismo circolare della comunicazione verrebbe spezzato se ci infilassimo a gamba tesa.
L'educazione, il rispetto, il discernimento ci possono venire in aiuto quando ci troviamo in difficoltà di fronte a queste situazioni.
Sicuramente ricordarsi che esiste l'educazione è un'arma affidabilissima.
Rispondere a provocazione con provocazione - forse - non porta da nessuna parte.
Il meccanismo circolare della comunicazione verrebbe spezzato se ci infilassimo a gamba tesa.
L'educazione, il rispetto, il discernimento ci possono venire in aiuto quando ci troviamo in difficoltà di fronte a queste situazioni.
Il rispetto e l'educazione, però, non vanno confusi con la classica espressione "farsi mettere i piedi in testa", partiamo dal presupposto che tutti hanno un cervello e che sia il nostro che il loro merita considerazione e riguardo. Perciò non dobbiamo nè soccombere nè aggredire ma, dialogare con rispetto ed educazione.
La comunicazione è un potente strumento, cerchiamo di curarlo a dovere prima che si arrugginisca e si finisca col doverlo accantonare e porlo dentro una teca allarmata di qualche museo lasciando tutti con la bocca aperta.
La comunicazione è un potente strumento, cerchiamo di curarlo a dovere prima che si arrugginisca e si finisca col doverlo accantonare e porlo dentro una teca allarmata di qualche museo lasciando tutti con la bocca aperta.