martedì 13 dicembre 2011

...quando si ruba per fame

Le notizie di questi giorni stanno fotografando molto bene le condizioni del nostro paese e di come la cittadinanza reagisce.
Assistiamo a suicidi perchè "non ce la faccio più ad andare avanti", veniamo a conoscenza di risse e gli anziani si trovano costretti a rubare perchè la fame morde, perchè la pensione non basta, perchè i servizi sono carenti e perchè mangiare è un bisogno primario di tutti.

Questi anziani magari avranno anche insegnato ai loro nipoti "le buone maniere", avranno dato loro la "paghetta" ma, quando svestono i panni di nonni, si trovano a far i conti con una vita che non regala più nulla.
Che fare, dunque? 
- Morire di fame?
- Chiedere l'elemosina?
- Rivolgersi ai servizi? (che per inciso, come dichiarato dalla Presidente dell'Ordine degli Assistenti Sociali, "il settore del servizio sociale professionale sta diventando sempre più marginale e ristretto")
- Chiedere aiuto alla propria famiglia?
- Rubare?

Tutte probabili soluzioni ma, la prima e la seconda non sono auspicabili, la terza bè potrebbe essere un'ottima idea ma, con i tagli ai Fondi c'è poco da sperare, la quarta attuabile ma, se anche la famiglia non naviga in buone acqua risulta difficile chiedere un aiuto, ed infine andare a rubare con la speranza di farla franca.
E' difficile ma la fame spinge a comportamenti impensati e così, anche l'anziano, si vede costretto a rubare una fettina di carne per poter risparmiare e pagare le utenze.

Anzichè condannare il gesto, andiamo oltre, all'origine ed alla spirale viziosa che ha portato a questo gesto? E soprattutto cerchiamo di capire come fare per evitare altri episodi del genere.
Una soluzione è stata proposta da la Cooperativa "Il Mandorlo" e la Comunità Emmanuel che hanno dato vita ad un emporio solidale, dove le famiglie che si trovano in difficoltà possono fare la spesa gratuitamente per poter arrivare a fine mese.

Iniziativa lodevole ma, questo non deve far "sedere sugli allori" chi ha il dovere di sostenere i suoi cittadini, tutti, dal più piccolo al più anziano, riconoscendo quelli che sono i diritti esigibili per Costituzione.


Chiara

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