I numeri non mentono mai, possiamo essere anche carenti in matematica ma, quando ci troviamo di fronte a determinati segni, non possiamo interpretare in maniera errata.
Fatta questa doverosa premessa voglio cercare di capire come si potrà andare avanti nel nostro paese, e così in un qualsiasi paese, dove i cittadini hanno bisogni da soddisfare, hanno diritti esigibili e che adempiono ai loro doveri.
Partiamo dai numeri: il primo che voglio citare è 328 numero di una legge del 2000 (legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi), sistema integrato non mera assistenza;
procedo con questi numeri: Fondo nazionale per le politiche sociali: nel 2008 poteva contare di 929,3€ nel 2011solo di 275€, Fondo per la famiglia nel 2008 era di 346,5€ mentre nel 2011 arriva a 52,5€, Fondo per le non autosufficienze nel 2008 era di 300€ quest'anno 0€...e non voglio proseguire con i numeri perchè il quadro che sto disegnando, oltre che a far male, fa innervosire.
Fa male ai genitori, ai giovani, ai cittadini tutti che si vedono portare via quello di cui hanno bisogno e non sanno dove e come poter trovare una soluzione. Stiamo assistendo a troppi episodi di violenza ma, che stanno rappresentando molto bene l'Italia di oggi e quella che verrà.
Non possiamo accettare di risentire: "Il popolo ha fame dategli le brioches!", il popolo ha fame, bene facciamo tutti sacrifici e ripartiamo, facciamo ripartire la macchina Italia che si sta per spegnere.
Non mi manca la fiducia nel nuovo governo, ma mi mancano le soluzioni.
Progetti negli ospedali, meravigliosi ed innovativi da rimandare perchè non ci sono i soldi, ma vediamo pazienti dimessi col drenaggio, conseguenza: la morte.
Progetti nel terzo settore: da mettere nel cassetto perchè gli enti locali non hanno i fondi, o come si legge si intascano i soldi e, con la scusa della crisi, non vengono accusati perchè c'è l'alibi.
Famiglie che non sanno come sfamare figli, anziani che rubano, pensionati che devastano sportelli Inps, migranti che si vedono negato il diritto allo studio.
Come si può andare avanti così e definirsi un paese civile Abbiamo delle leggi da rispettare, leggi che hanno anche un'ottica europea, diamogli attuazione.
Non possiamo tornare indietro di 100 anni e basarci sull'assistenza al povero, cerchiamo di rinascere dalle nostre ceneri, valorizziamo il merito, riscopriamo i valori della comunità, non nascondiamoci dietro al tanto c'è la mia mamma che paga...
Siamo persone, tutti, dal politico al senza tetto e dobbiamo godere degli stessi diritti di cittadinanza.
Chiara
Purtroppo il rischio di tornare indietro verso un sistema basto sulla beneficenza, è grosso e in parte si sta anche realizzando. sempre di più si delega al volontariato o peggio si sopprime l'aiuto a chi ha veramente bisogno. C'è un problema di leggi, ma anche di comportamenti individuali. che tristezza
RispondiEliminaFrancesca