Dal 6 dicembre, a Torino, è aperto "Marte", uno store temporaneo, la cui chiusura è prevista per il 24, dove è possibile trovare diversi prodotti interamente fabbricati o creati da persone detenute nelle carceri piemontesi, inoltre sono previsti momenti culturali.
All'iniziativa hanno collaborato diverse cooperative ed associazioni,qui è possibile leggere il Comunicato Stampa della "Compagnia di San Paolo", che comprende l'elenco dei partecipanti a questa utile iniziativa e le informazioni utili.
E' stato inaugurato venerdì 6 dicembre, ed io ho deciso di fare una capatina proprio il giorno successivo per farmi un'idea e vedere se potevo acquistare qualcosa e, perchè no, farne un regalo di natale.
Arrivando da Via Garibaldi ho proseguito seguendo le indicazioni e non appena entrata l'atmosfera che ho respirato è stata delicata, le pareti bianche con appese fotografie dei lavori, sicuramente ha aiutato.
In un paio di salette sono esposti i prodotti realizzati si va dal Vino "ne vale la pena" al "biscotto libero", è possibile sfogliare libri tattili in braille "SCAtenati" e trovare anche i prodotti "Fumne".
Sono rimasta incantata ed affascinata dalla bravura di queste "fumne" nel realizzare borse e zaini, mi è piaciuto poterle toccare ed osservare e sopratutto comprarne una, per far un originale regalo di natale ad una bambina.
Non è il solito gioco e non è la solita gonnellina, questo prodotto e questo regalo hanno un valore aggiunto, almeno per quanto mi riguarda.
Come specificato i prezzi sono quelli di mercato e non ho potuto comprare di più, ma vedere quegli oggetti, quei prodotti e pensare all'impegno che c'è dietro, a me, ha dato una certa soddisfazione.
Lotto quotidianamente con i pregiudizi delle persone, cerco di spiegarmi e talvolta fatico, non sempre riesco a far capire, che nonostante tutto, nonostante il reato commesso, resta la persona.
Certo, resta il dolore per chi ha subito, ma quella è un'altra storia, che potrò affrontare in un altro articolo.
C'è una persona dietro le sbarre che, per Costituzione, va ri-educata e ri-abilitata ed questi progetti, queste iniziative sono un passo verso quell'obiettivo.
Chiudo con un comma dell'articolo 27 della nostra carta costituzionale, i padri fondatori, forse, erano più "avanti" di noi per riuscire a scrivere questo pensiero, pensiero che oggi sento mancare, soprattutto quando mi sento rispondere "Sei solo un'illusa!"
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Locandina dell'iniziativa
Chiara
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