domenica 25 novembre 2012

"L'amore è un'altra cosa", giornata contro la violenza sulle donne.


E' Arisa a cantare "L'amore è un'altra cosa" e mi perdonerà se, per l'incipit di questo articolo, le rubo le parole.
Sì, l'amore è un'altra cosa, non è violenza, non è omicidio, non è ricatto, non è dolore, non sono prese in giro. L'amore è un sentimento puro e piacevole che non deve essere confuso con le minacce o con le violenze, in tutte le forme possibili.

Il dato: 115 (donne) vittime dal gennaio 2012

Queste donne avevano un nome, avevano un lavoro, avevano una famiglia, avevano dei figli, avevano dei parenti, avevano una dignità ed avevano, soprattutto, la vita. Il diritto di vivere.
Per i più disparati motivi hanno perso quel diritto ed hanno guadagnato il ricordo dei famigliari, che lottano per avere giustizia.

Dopo tutto quello che sta accadendo nel mondo in questo periodo, trovo difficile dire "stop alla violenza" (violenza sulle donne, nei confronti dei bambini e di qualsiasi essere umano ed animale), lo trovo difficile perchè lo ritengo sempre più utopistico, ma non per questo smetterò di invocare l'uso della parola anziché delle "armi" per risolvere qualsiasi tipo di conflitto.
Credo, però, che accanto allo slogan "stop alla violenza" debbano esserci tutti gli strumenti che le vittime di soprusi e violenza devono utilizzare qualora si trovino nelle condizioni, appunto, di vittime.

- Il coraggio e la forza di uscire dalla situazione di violenza 
- Denunciare alle Forze dell' Ordine che hanno l'obbligo di ascoltare ed accogliere le denunce di tutti   coloro che sentono il bisogno di segnalare una violenza;
- I Servizi Sociali che sono predisposti al fine di accogliere, ascoltare, indirizzare e sostenere chi si trova in una condizione di difficoltà (vanno segnalati i consultori famigliari, le case per le donne ed i centri anti violenza)
- Il medico di base il quale può offrire le cure necessarie e soprattutto essere il tramite per contattare il Servizio Sociale e far parte della rete
- Se si è in possesso, l'Avvocato di famiglia che può offrire una consulenza alla vittima, specificare se il comportamento perpetrato è reato, oppure legale, ed anche in questo caso, collaborare con i Servizi Sociali.
- La Rete Nazionale Antiviolenza ed il numero telefonico 1522 attivo 24 ore su 24 multilingue, in grado anche di fornire una consulenza specialistica.
- La rete famigliare ed amicale per non sentirsi sole ed affrontare con un sostegno in più, una situazione delicata e difficile
Non mancano i servizi, non mancano le modalità attraverso le quali le vittime possano agire per potersi difendere e soprattutto porre fine a quella situazione.

115 è un numero molto alto, che auspico, con l'anno nuovo diminuisca. Non si possono colpire fisicamente e psicologicamente le donne in quanto donne. 
Stop alla violenza di genere, sì al confronto ed alle differenze. Un motivo per il quale non siamo tutti uguali ci sarà, oppure no?

In conclusione lascio il documento redatto dall'Ordine degli Assistenti Sociali per la giornata contro la violenza sulle donne, storie di vita.

Chiara

1 commento:

  1. Esistesse almeno un giorno contro la violenza (e basta)...
    "violenza sulle donne": lottiamo contro gli stereotipi creandone altri...
    Jan

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