sabato 3 novembre 2012

Interrogandosi...in sosta al semaforo, lungo un marciapiede

Quest'oggi in macchina sono passata in Corso Allamano, strada che collega Torino con Grugliasco.
Canticchiavo, che fare se non chiacchierare o parlottare?
Canticchiavo, fino a che al semaforo ho smesso di cantare per voltarmi verso il marciapiede destro. Mi aveva attirato un qualcosa di verde, con la coda dell'occhio non riuscivo a vedere bene.
Voltandomi ho capito cosa fosse: la borsetta di una ragazza.
In piedi, lungo questo marciapiede, vestita in maniera non poco appariscente.
Poco più in là un'altra ragazza che, in piedi, faceva le parole crociate - distrattamente -.
Ingenuamente ho chiesto "ma cosa ci fanno lì?", ovvio che sapevo il motivo per il quale sostavano lungo quel marciapiede, ma non riuscendo a darmi pace, non ho potuto far altro che chiedermi perchè fossero lì e non altrove, come tante ragazze (compresa me) a godersi un pomeriggio in tranquillità.
Non faceva freddo ma, quella sedia bianca da giardino, accanto ad una di loro, mi ha fatto pensare che la sua permanenza non fosse di un paio di ore. E la conferma è arrivata da lì  a poco, quando mi è stato spiegato che, da anni, quella zona è il ritrovo usuale di ragazze che fin dal mattino presto, sono in attesa di...Di?
Io...non riesco a darmi una risposta.

Non riesco a spiegarmi cosa le spinga.
Non riesco a capire dove trovino la forza.
Non riesco a concepire che ragazze  e donne debbano offrirsi (o vendersi).

"Dovrebbero andare via da lì", ho esclamato, quasi sentissi la necessità di portarle via da quel marciapiede. Certo, non devo escludere che ci sia chi lo fa come scelta di vita, e che quindi non avrebbe senso che arrivasse qualcuno a "salvarle", ma temo che quelle ragazze, così come altre che si incontrano sulla via che collega Rondissone a Chivasso, non siano lì ferme, con qualsiasi condizione meteorologica, a qualsiasi ora del giorno e della notte, per loro scelta.

Non giudico una condizione, non giudico una ragazza...mi interrogo sul "come" e sul "perchè".
Mi chiedo cosa si possa fare per evitare questo fenomeno?
Mi chiedo se sia cosa giusta cercare di evitare che tutto questo accada?
Mi chiedo, mi interrogo, mi pongo domande...e  non trovo risposte.

L'unica mi speranza, quando è scattato il verde e la prima e poi la seconda mi hanno allontanata da quello scenario, è che tutte queste donne non debbano soffrire, sotto ogni punto di vista.

Chiara

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