Secondo i dati "Eures" 2013: "Ogni due giorni una donna uccisa, 179 donne uccise nel 2013"
L'Italia, domani, è pronta a tingersi di rosso!
Rosso che ricorda il colore del sangue versato dalle vittime, ma che deve avere fine.
Donne di ogni età che subiscono, giorno dopo giorno, violenze, soprusi e vivono nel terrore.
Sebbene sia condannabile ogni qual tipo di violenza, domani ci si concentra su quella perpetrata contro le donne che ha mille sfaccettature, che non è semplice da affrontare, che non sempre viene riconosciuta e che - spesso - sfocia in un omicidio con conseguenze da non sottovalutare.
Così come riporta il sito del Ministero dell'Interno: "L'Unione europea e il Consiglio d'Europa hanno lavorato per favorire il superamento di questa emergenza sociale e, nel 2011, è nata la Convenzione di Istanbul per la prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne e la violenza domestica. Si tratta di uno strumento che vincola giuridicamente gli stati in materia. L'Italia ha ratificato la Convenzione nel giugno 2013, ma la normativa non è ancora in vigore perché non è stato raggiunto il numero minimo di ratifiche. LoStato italiano ha introdotto nel 2009 della legge antistalking e varato, un’altra normativa (legge 15 ottobre 2013, n. 119) che rende penalmente più incisivi i reati di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e atti persecutori. Contiene, inoltre, strumenti di protezione e di tutela per interrompere catene persecutorie che possono arrivare fino alla follia omicida. Con il provvedimento, ha commentato il ministro dell'Interno Angelino Alfano, «le vittime di violenze non sono più sole». Tre gli obiettivi centrati: «Prevenire i reati, punire i colpevoli, proteggere le vittime».
Dal Ministero dell'Interno ad un messaggio più operativo, di prevenzione e di soccorso: il numero 1522, numero attivo 24 ore su 24 da chiamare in caso di bisogno, attivo dal 2006, accessibile da tutto il territorio nazionale, da rete fissa o mobile gratuitamente!
A questo numero sono legati:
- Centri antiviolenza e servizi specializzati
- Consultori pubblici
- Servizi sociali di base (dei comuni capoluogo)
- Aziende sanitarie locali
- Aziende ospedaliere pubbliche
- Consigliere di parità
- Caritas diocesane
- Numeri pubblici di emergenza (112, 113, 118)
- Pronto soccorso con specifici percorsi rosa per le donne vittime di violenza
- Associazioni di donne o servizi specializzati contro la violenza verso straniere
- Servizi/sportelli per lo stalking
La violenza sulle donne, come si legge in ogni notizia riportata dai mezzi stampa, è un'emergenza. Sono anni che si discute, che si cerca di fare informazione e prevenzione.
Credo sia necessario lavorare ancora di più, a 360° dal versante giustizia al versante servizi, sensibilizzare la cittadinanza ed educarsi ad uno stile di vita meno violento, dove i diritti sono riconosciuti, dove la parità di genere è una normalità e non una conquista (l'ennesima) da difendere con le unghie e con i denti.
Credo sia necessario lavorare ancora di più, a 360° dal versante giustizia al versante servizi, sensibilizzare la cittadinanza ed educarsi ad uno stile di vita meno violento, dove i diritti sono riconosciuti, dove la parità di genere è una normalità e non una conquista (l'ennesima) da difendere con le unghie e con i denti.
E' necessario un cambiamento affinchè il numero di vittime diminuisca e poi scompaia, affinchè si possa parlare di convivenza ed di una società civile e matura....consapevole.
Chiara
Chiara
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