"Quasi", sì, mancavano solo un paio di mese e si potevano festeggiare i tre anni insieme.
Tre anni che non sono volati, come spesso si sente dire.
Sono stati tre anni densi, difficili, pieni di insicurezze e di momenti che dal ridere ci è venuto anche mal di pancia.
Si sono conclusi oggi!
Non perchè l'abbia voluto io, ma perchè le scelte di altri hanno portato a questo.
Penso di avere in testa più di 50 nomi di bambini che hanno attraversato la mia strada, sostando, chi più chi meno, chi crescendo con me in questi ultimi tre anni.
Chi solo un paio di giorni, ma abbiamo festeggiato il compleanno insieme, chi ha concluso il percorso delle scuole medie dicendomi qualche giorno prima: «Lo so che non devo, ma cazzo fra qualche giorno gli esami!»
Un centinaio di occhi, azzurri, marroni, verdi...capigliature e colori di capelli differenti.
Caratteri così diversi che, talvolta, abbiamo avuto bisogno di qualche giorno in più di "rodaggio".
Manine che si poggiavano alle mie per vedere «quanto è lunga la tua mano», così come un piedino - in piscina - l'anno scorso.
«Chiara, ma se salgo sulla sedia arrivo alla tua altitezza??»
Disegni, fogli, dediche, semplici scritte e lettere.
Piccoli segreti, perchè, qualche amore, si sa, che prima o poi sboccia e così come le lacrime, perchè il mondo ai "piccoli" tira degli scherzi che non fanno per niente ridere.
Mi porto a casa così tante cose che farei invidia al più ricco dei re!
Tutti nel mio cuore e nel mio bagaglio personale, perchè se questi anni hanno avuto un senso, è perchè loro, questi 50 bambini, mi hanno insegnato e tanto. Mi hanno stupita, emozionata, fatta arrabbiare, urlare, ridere e commuovere, ma soprattutto capire.
Capire che è importante la qualità della relazione, il cuore e la passione che si mette nel lavoro e...che loro, così piccini, bè hanno già capito tutto!!
Vi ho abbracciato oggi e vi ringrazio!
Chiara
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