mercoledì 2 aprile 2014

2 aprile - Giornata Mondiale dell'Autismo

Ho sempre scritto, il giorno di una specifica giornata mondiale, un post in merito a quella giornata.
Con gli impegni che si sono triplicati ne ho saltate diverse, ma questa sera, non voglio mancare e voglio scrivere qualcosa su questa giornata mondiale.
Anzi, non scriverò sulla giornata mondiale dell'autismo, ma scriverò di un mio periodo di lavoro con un ragazzo autistico.



Fabrizio. 
E' il suo nome, ha più di 35 anni e qualche capello grigio già fa capolino.
Porta gli occhiali, con delle lenti che fanno sembrare i suoi occhi più grandi.
E' abituato a squadrare, senza parlare.
Ti osserva ma non ti parla.
Io gli sorrido, sempre. Sorrido a tutti. "Ciao Fabrizio!", oppure "Buongiorno Fabrizio".
I giorni passano, ci si conosce, reciprocamente. Non è un autismo, il suo.
Ho avuto otto mesi per poter entrare nel suo mondo e far conoscere il mio.
Ci sono gli sguardi, le parole i silenzi. I sorrisi e la musica.
Ci sono le attività da fare, "nessuno è obbligato a fare qualcosa, ma possiamo provare a collaborare!"

Fantastico!

Dopo mesi di "ci provo, non ci provo"....Fabrizio ci ha provato.
Mi ha fatto entrare.
Mi ha salutato, a voce "Ciao, Chiara!".
Passo, dopo passo...è arrivato a prendermi la mano!

Passi da gigante, quanta fatica!

Se ho dedicato la mia tesi, a lui ed atri suoi compagni di avventura, un motivo c'è, questo è uno.

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Oggi si celebra questa giornata, in tante città del mondo si è accesa una luce blu (a Torino, la Mole, era illuminata di blu!!).
Non dimentichiamoci mai di queste storie, degli incontri che abbiamo, del lavoro che facciamo e del motivo per cui la facciamo. Ogni tassello, nella vita delle altre persone, è importante.
Ecco perchè trovo giusto specificare che il 2 aprile è la giornata mondiale dell'autismo, ma andrebbe ricordato ogni giorno, così come ogni altra persona, così come ogni altro avvenimento.



3 commenti:

  1. quando si dice vedere la persona e non la patologia! è anche questo: rispettare i tempi, permettere a qualcuno di uscire, di rivelarsi quando gli viene di farlo

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  2. Grazie cara Monica!
    Sì, importante conoscere la patologia, ma oltre a quello...c'è la persona, appunto.
    Questo è importante, e non tutti (e non mi riferisco solo agli operatori) ne tengono conto!
    Sempre e per sempre: rispettare i tempi!

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  3. Grazie Chiara per il lavoro che fai!
    concordo sul rispettare i tempi, ogni persona reagisce in modo diverso e in tempi diversi, appunto!

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