mercoledì 20 marzo 2013

La "mia" giornata mondiale del servizio sociale


Ieri, 19 marzo 2013, si è svolta in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Servizio Sociale.
Il Word Social Work Day.
Non potevo mancare e non sono mancata.
Così, al mattino ho preso il treno - anzi due - e sono andata a Torino con un'amica e collega.
Arrivate a destinazione siamo state accolte da un'aula gremita di persone, ed io che ero in un'ultima fila avevo la completa visuale e, vi assicuro che vedere tutte quelle persone insieme per riflettere e confrontarsi è una bella immagine.
Le parole dei relatori, degli studenti dei corsi di laurea in servizio sociale sono state ottimi spunti di riflessione e sono un punto di partenza per poter lavorare, quotidianamente, con passione e serietà.
Non improvvisare, ma offrire servizi sempre più completi, attenti alla complessità, all'interno dei quali lavorano operatori che, fin dai banchi universitari, hanno ben chiaro quale sia l'obiettivo, perchè "il lavoro sociale è etico fino al midollo" .

Ma...perchè ho desiderato tanto partecipare alla giornata mondiale del servizio sociale?
Sono tanti i motivi, fra i tanti uno su tutti.
Per esserci. Perchè, certo, sono Chiara, sono un'amica, sono una figlia, sono una fidanzata, ma sono anche un'Assistente Sociale, ed esserci ha significato portare il mio piccolo e silenzioso contributo, ma anche per portare a "casa" qualcosa. Un pensiero, un monito, un proposito ed una speranza che ogni giorno mi accompagneranno.
Un altro, ma non meno importante, motivo era quello di incontrare visi amici e conoscere visi di persone che non avevo ancora avuto la fortuna di incontrare. Anche questo è un modo per esserci, allargare la propria rete di conoscenze, stringere una mano, sorridere ad una ragazza con la quale condividi passioni non è un "+" alla lista amici da sfoggiare on line, ma è un tassello della nostra vita, importante.

Ed a casa sono tornata stanca, ma felice. Sempre più convinta della scelta che ho fatto e che aveva ragione il mio professore di Organizzazione dei Servizi Sociali quando diceva "perchè il lavoro dell'Assistente Sociale è il lavoro più bello del mondo".

Chiara

4 commenti:

  1. complimenti e grazie per aver condiviso la tua positiva esperienza :)

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  2. Leggo e ripenso. ...il lavoro dell'Assistente Sociale è il lavoro più bello del mondo". Mi esalta il tuo entusiasmo e mi chiedo se sia sostenibile. Ti sei già imbattuta, in parte, nel mio scetticismo. Mi dico: io non ho partecipato alla giornata del Servizio Sociale perché mia figlia ha priorità, mio padre ha priorità, mio marito ha priorità. Ripenso alla Storia del Servizio Sociale e a quelle "assistenti sociali" che, per vocazione, curavano gli ammalati e si prendevano cura delle persone, mettendosi al loro "servizio". Penso poi alla scientificità, alla razionalità odierna e al "servizio" sociale e mi chiedo se siano parenti. E poi penso a me, alla mia coscienza, alla mia-collocazione-nel-mondo, alla mia realizzazione e alla mia salute e mi chiedo se, oggi come oggi, non sia meglio che cerchi lavoro come segretaria. Le circostanze della vita...

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  3. Forse, no, non è più sostenibile. Se vogliamo essere realisti e sinceri, no, non è sostenibile. Il sociale, il nostro lavoro, le persone sono messe all'ultimo posto della scala delle priorità. si taglia ogni cosa e noi, professionisti, sembriamo inutili. Quindi, forse, sì è utopico il mio discorso, così come tutti quelli che scrivo, ma io ci devo credere, per forza.
    Non posso cedere a questo ed accettare di aver fatto una scelta di vita sbagliata. Non me lo posso permettere sotto diversi punti di vista.
    Sono un'ottimista inguaribile, forse per questo non riesco ad accettare la situazione attuale ed esigo andare avanti e sbattere contro tanti e tutti i muri possibili.
    Ci sono notevoli differenze fra le "madri" del servizio sociale e "l'ora"...ma io, in quello che faccio (tanto o poco che sia), ci metto il cuore e così deve essere, se altri colleghi non riescono, è affar loro capire che non si lavora così e che si stanno riducendo a meri esecutori.

    Ti ringrazio per essere tornata a trovarmi, davvero.
    A presto, allora!

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