giovedì 8 marzo 2012

Uno dei miei tanti "perchè"

Perchè mi sono appassionata alla disabilità tanto da "stravolgere" in corsa la mia Tesi?
Perchè mi sono avvicinata a questo mondo quando io sognavo tutt'altro?
Io ero e sono innamorata del Diritto penale e penitenziario. Io sono legata a quel codice dalla copertina rossa.
E mi devo correggere, perchè mi hanno avvicinata a quel mondo?
Io inseguivo il mio sogno "dalla copertina rossa", non avevo altri elementi.. Conoscevo quell'universo. Ed invece l'università mi prende per la collottola e mi lascia davanti ad un'associazione che si occupa di persone con disabilità.
Mi domando cosa ci faccio lì davanti, cosa si aspettano da me e cosa io possa dare a loro?
La risposta è arrivata presto, quando ho messo piede nell'associazione ed ho iniziato a conoscere mondi, sguardi, mani e difficoltà tutte diverse. E mi domando ancora se sono pronta a far entrare nel mio mondo questa meravigliosa diversità.
La risposta è arrivata quando mi sono resa conto che quello che stavo facendo mi piaceva, stava prendendo sempre più spazio nella mia mente e la curiosità di sperimentarmi cresceva ogni giorno di più.

E' così che io ho imparato a conoscere la disabilità e la disabilità a conoscere me
. Io con un libro, "lei" con un laboratorio al quale partecipavo con tutta me stessa. Era una mutua conoscenza ed un reciproco appassionarci. Un amore che è sbocciato nella maniera più inaspettata e che mi ha portato a lavorare per più di diciotto mesi. A scriverci una Tesi ed ora a volerci scrivere un libro che ho in testa e che, giorno dopo giorno, prende forma. Ha bisogno di trovare un luogo dove potersi sviluppare, un habitat e questo si chiama carta bianca ed una penna o blu o nera. La verde per le correzioni successive.

Prendere coscienza delle motivazioni, prendere atto che non sempre la vita asseconda i propri sogni facendoti capire che, forse, ce ne sono altri latenti è fondamentale.
Ti mette di fronte ad una porta, che mai avresti aperto, ed invece hai dovuto aprirla perchè indietro non ti potevi voltare. O andavi avanti, oppure ne pagavi le conseguenze.
Ed io ho aperto quella porta con così tanti dubbi che neanche li ricordo tutti, ma posso recuperarli nella mia relazione di tirocinio: «Nel momento in cui ho letto che le attività di questa associazione erano rivolte a disabili giovani-adulti mi sono sentita dapprima inadeguata, impaurita e soprattutto ignorante, sotto diversi punti di vista, nei confronti di quel settore e di quelle persone.»

Ed ora so che quella porta mi ha mostrato una strada che voglio continuare a percorre e così farò.

Chiara

2 commenti:

  1. Perchè mi sono appassionata alla disabilità tanto da stravolgere in corsa la mia vita?Perchè cercavo di amare,a più "non posso".
    E tra le tante porte ho aperto quella dietro la quale sentivo che era indispensabile tutto l'amore del mondo.
    Di strada ne ho percorsa tanta ,ma l'amore, chissà perchè, invece di scemare aumenta...

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  2. Esatto, Teresa. Hai trovato le parole giuste per spiegare al meglio quello che volevo che arrivasse.

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