domenica 25 settembre 2011

Riflessioni sull'esame di stato.

Terminati i 3 anni di studio, dopo aver superato almeno 24 esami, aver fatto un tirocinio (che si spera il più attinente possibile alla professione di Assistente Sociale), dopo aver scritto una Tesi e dopo averla discussa di fronte ad una commissione...cosa ha di fronte un neo dottore in servizio sociale e così come lui tanti altri laureati in altre discipline?

L'esame di Stato. Odiato? Sì tanto. Spaventoso? Sì, tanto! Ma perchè? Perchè questa tappa non è vista come un altro traguardo ma come un altro esame da superare, con le stesse ansie di quei 24?
Da un lato l'università non prepara come dovrebbe, e questo non solo perchè gli studenti non hanno voglia di studiare o di applicarsi, ma perchè spesso non viene trasmessa la passione, perchè tante volte vediamo passare gli esami a chi, invece, meritava di tornare un'altra volta, perchè tutti i libri che studiamo sono tanta teoria..ma l'indomani saremo davanti a persone in carne ed ossa, con problemi reali, caratteri diversi ed esigenze diverse.

Dall'altro perchè costa veramente tanto. Gli studenti hanno alle spalle una famiglia che li ha supportati nel suo percorso accademico, durante il quale, lo studente cerca di fare del suo meglio per restare "in corso", ma se lavori almeno di mezzo anno si sfora. Perchè far pagare quanto meno 400€ ad uno studente, che solitamente ha sì e no...24 anni? Se non abbiamo la possibilità di lavorare, questi soldi li dobbiamo chiedere e questo, sovente, è fonte di umiliazione.

Ma ancora mi chiedo...perchè una Commissione, rispettabilissima, mi deve interrogare su argomenti che altri docenti (suoi pari) hanno già avuto modo di esaminarmi? E se mi hanno promosso significa che quelle determinate nozioni le ho acquisite.
Certo viene da dire, se le sai già che problema c'è? Il problema, a mio avviso, c'è eccome.
Al posto di fare prove "simili" a quelle che sono state affrontate durante gli anni di studio, perchè non testano quanto il candidato sia effettivamente in grado di esercitare quella professione?
Mi viene da dire..perchè non fare una sorta di altro tirocinio durante il quale vengo veramente osservata, messa alla prova, esaminata e valutata? Previa, si intende, adeguata formazione universitaria..e con questo intendo sia il versante nozionistico (quindi valido, il più possibile aggiornato e completo, con la pratica che si unisce alla grammatica) e sul versante delle valutazioni (ossia essere severi il giusto, non far passare chiunque perchè tanto "prima o poi un altro collega la bloccherà!").

Non nego l'importanza della conoscenza di leggi, metodi, tecniche ed altri argomenti puramente teorici, ma la scuola dev'essere in grado di preparare gli studenti in maniera "professionale", dare tanti libri che non avvicinano lo studente alla professione non è così utile quanto si pensi.

Scambi, dibattiti, incontri, osservazione, sperimentazione e studio dovrebbero essere parole chiave nelle aule accademiche.

3 commenti:

  1. Come non essere pienamente d'accordo con quanto hai scritto?
    A mio modesto parere, anche se abbastanza "forte", l'esame di stato è una delle tante "truffe legalizzate" che ancora sono presenti in Italia, un semplice mezzo per continuare a prendere soldi agli studenti (o meglio ex studenti)... soldi che poi non si sa neanche bene che fine facciano.

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  2. Concordo in tutto... Ciao mi presento, neolaureata, a giugno proverò l'esame di stato, con tanta, tanta paura, perché ho studiato tanto durante l'università e se non lo superassi sarebbe un fallimento e di sicuro (non lavorando al momento) non potrei riprovarlo tanto presto. Qui da me costa sulle 350€ , e mi chiedo perché devo ancora dare soldi all'università, non ho pagato tutte le tasse? La laurea ce la sudiamo tutti. Ok, il nostro lavoro é molto importante e pieno di responsabilità, ma mi chiedo perché dopo aver studiato tanto e aver superato tanti esami (per niente facili) devo ancora superarne un altro? Va bene, siamo persone con un compito molto difficile, ed é giustissimo fare corsi e aggiornamenti ogni anno ma perché anche questo esame?

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  3. condivido anche io quanto detto sopra da voi colleghi..e da te chiara..dovremmo essere tutti uniti affinché un giorno questo pensiero... possa divenire in futuro veramente una realtà!!!

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