venerdì 23 settembre 2011

Anziani...questi sconosciuti

Un anziano, due anziani...il mondo, le diverse società sono composta da giovani, bambini, adulti ed anche anziani.
Spesso vengono dimenticati, spesso derisi ma, ancor peggio vengono considerati inutili, o forse utili, quando però fanno comodo a "noi". Un giorno fanno i "nonni", un giorno fanno i "baby sitter" il giorno poco ancora "innaffiatore di piante" perchè noi siamo andati in vacanza.

Ma realmente questi anziani, chi sono?
Sono persone, sono persone che hanno, come tutti, risorse e bisogni ed una dignità.

Leggere questo sul giornale locale mi ha lasciato senza parole. Giornale "Il Biellese" riporta: "il numero di posti convenzionati per non autosufficienti nelle case di riposo è SCESO da 770 unità a 630! La lista di attesa è a quota mille!" Cota, Presidente della Regione, risponde: che presto nominerà un assessore alle politiche sociali.

Ma domandiamoci quanto sia necessario rispondere ad un’esigenza così importante con una persona, con una poltrona, anziché con servizi, operatori ed interventi?
Non nego l’importanza di un Assessore alle politiche sociali, anzi, un ruolo secondo me fondamentale in un sistema di welfare, ma quanto conta questa persona se non ha a disposizione: fondi, operatori preparati e competenti, servizi da offrire, interventi per implementare quella che è la politica.
Spesso si parla di persone paragonandole a minuti, il “minuttaggio”. No, le persone non sono minuti, sono persone con corpo, anima e mente. Questo dovrebbe stare alla base, e se, qualora non ci fossero i soldi, il cash necessario, perché non diffondere una cultura della domiciliarità?
Quante persone si occupano dei loro “anziani” perché non posso fare diversamente.

Cultura, non poltrone.
Servizi, non cariche.

A partire dal basso, non dall’alto. Ascoltare la voce degli utenti e di quelli che potrebbero essere i potenziali utenti.

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