venerdì 1 maggio 2015

1 maggio - Festa dei Lavoratori

Paolo Petrucci. Presidente Cooperativa Animazione Valdocco

Oggi, come ogni anno, in Italia ed in alcuni paesi del mondo si festeggia il "1 maggio".

Ieri sera i telegiornali hanno voluto celebrare questa festa con alcuni dati disarmanti quando allarmanti: la disoccupazione tocca la soglia del 13% (dati Istat). La disoccupazione giovanile è oltre il 43%.

Trovo questi dati spaventosi.
Leggo gli articoli inerenti a questa notizia e rimango attonita.
Rifletto e penso che è la festa dei lavoratori.

Questa festa richiama le battaglie operaie e delle conquiste ottenute.

Negli anni passati si lottava per avere condizioni di lavoro più umane, veder riconosciuti i diritti dei lavoratori, ai giorni nostri si lotta per avere uno "stralcio" di lavoro o per tenersi quello che si ha con le unghie e con i denti.
Sempre di lotta si tratta. Di resistenza.

Mi confronto con amici, con conoscenti e con studenti e spesso quel velo di tristezza e speranza oramai venuta meno prende il sopravvento.

Incertezza verso il futuro.
Avremo mai una famiglia?
E la pensione?
E...se sto a casa un giorno, che succede?
La paga è troppo bassa, non è corretto?
Lavoro anche in nero, la bolletta la devo pagare.
Faccio tre lavori che, però, non ne fanno uno.

Sono discorsi tristi e, forse, troppo pesanti per un giorno di "festa", ma è bene ricordare anche questo lato della medaglia.

"L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro" recita la nostra Costituzione, credo che tanti ancora credono a quelle, penso che sia necessario supportare queste persone.
Dal Governo fino al piccolo imprenditore.
Dallo Stato al datore di lavoro.
E' necessario guardarsi attorno e ri-scoprire il valore di coloro che hanno voglia di lavorare pur di sentirsi "uomini" o "donne".
E' doveroso nei confronti del nostro Paese creare le condizioni per poter uscire da una situazione così dura e risorgere.

Lo dobbiamo ai nostri figli, lo dobbiamo a noi che siamo il presente e lo dobbiamo a chi, nel passato, ha lottato.

Io oggi "festeggio" da lavoratrice, ma credo sia necessario "festeggiare" tutti i giorni una tale ricorrenza, perchè il lavoro nobilita l'uomo... ci credevano Darwin e Marx e ci credo anche io!

Chiara


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