Questa mattina presso il Centro Incontri della Regione Piemonte a Torino si è svolta una giornata di approfondimento sulla DGR n. 15-7432 del 15 aprile 2014 “Approvazione di indicazioni operative per i servizi inerenti i luoghi per il diritto-dovere di visita e di relazione (cosiddetti di luogo neutro).
Dopo i saluti delle Autorità ha preso la parola Paolo Giordano, lo scrittore del famoso romanzo "La Solitudine dei Numeri Primi".
Ho trovato originale l'idea di coinvolgere uno scrittore del calibro di Giordano per aprire una giornata densa come quella appena trascorsa.
L'originalità non è tutto, però.
Giordano è stato molto bravo perchè è riuscito ad introdurre un argomento così specifico e delicato con un suo scritto dal titolo "Ricostruire dal deserto", testo non tecnico, ma sicuramente interessante,
Non ho trascritto l'intera lettura, ma alcuni passaggi fondamentali che mi hanno particolarmente colpita.
"Maggiore è l'affetto che ci lega, maggiore è la paura di rivedersi. E' una paura incontrollata".
E' necessario "allenare al ritrovarsi"
"Intendo i luoghi neutri nel senso più poetico del termine, come sinonimo di equilibrato"
"Li immagino come piccoli deserti racchiusi fra le mura, non una zona morta, ma in attesa di vita, un luogo potenziale di vita che può rigenerarsi"
"Non avere un'immagine triste di luogo neutro. Gli operatori sono sorveglianti neutrali fra genitori complicati e figli"
Conclude con una citazione di Jung "il sale dell'amarezza trasformato nel sale della saggezza" riferendosi al perdono ed all'esperienza dello stesso.
Ho apprezzato davvero la metafora del deserto, ho apprezzato le sue parole ed il racconto personale che ci ha regalato.
Una parola su tutte ha predominato "ri-connessione" e credo sia la parola che meglio può "disegnare" quanto è stato detto questa mattina. Non voglio aggiungere altro perchè tutto quello che oggi è stato detto, per quanto mi riguarda, deve sedimentare e prendere una forma.
Chiara
Dimenticavo..."sicuramente questa non sarà una giornata da scotomizzare"