Quella fatica, tanta fatica è stata ripagata.
"Chiara, grazie!" mi dice abbracciandomi e piangendo, come una bambina in cerca di un posto sicuro dove stare per qualche minuto.
Ci siamo abbracciate, non ho nascosto le lacrime, ma ho voluto, ed era assolutamente doveroso, riconoscere a lei il suo percorso.
Travagliato.
Impervio.
Cattivo.
In salita.
Senza appigli.
Oggi, invece?
"Guardati attorno, noi ci salutiamo, ma guarda, respira la tua casa, i tuoi ragazzi (che sono rientrati), il tuo lavoro e tienilo stretto che te lo sei meritato!!"
Ti ho riconosciuta nelle parole della canzone di Sanremo di Mr. Rain:
"Ci sono ferite che non se ne vanno nemmeno col tempo
Più profonde di quello che sembrano
Guariscono sopra la pelle, ma in fondo ti cambiano dentro
Ho versato così tante lacrime fino ad odiare me stesso"
Ti lascio con un'altra canzone, questa volta di Mannarino:
"Puoi cambiare camicia se ne hai voglia e se hai fiducia puoi cambiare scarpe.
Se hai scarpe nuove puoi cambiare strada e cambiando strada puoi cambiare idee
e con le idee puoi cambiare il mondo"
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