E' una frase che una mia collega ha detto venerdì durante una visita domiciliare, aggiungendo "e un figlio rimane figlio per sempre".
Ora immaginate questa scena:
"Un signore di 60 anni, affetto da una malattia gravemente invalidante, costretto a letto se non è il giorno «buono», oppure se qualcuno non lo siede sulla carrozzina e lo accompagna sotto il pergolato, al sole, all'aria aperta.... fuori.
Venerdì ho voluto ritagliarmi del tempo e accompagnare la mia collega durante il suo intervento, perché questo signore ha una storia di vita che merita di essere raccontata, ha una mente così lucida e così fine che, quando riesco, scambio quattro chiacchiere con lui davvero con piacere.
E' un rapporto umano, non è esclusivamente un rapporto professionale!
Dentro un grande salone spoglio, la luce soffusa di una piccola abat jour, tantissime carte sparse qui e là, polvere e quel divano oramai consumato, suo giaciglio quando sono i «giorni no».
Seduto sulla carrozzina, pronti ad uscire, da una piccola stanza attigua fa capolino sua mamma, 94 anni, con una coperta «sei abbastanza coperto?» , «fuori fa freschino!».
Noi usciamo, iniziamo a parlare del più e del meno, lasciamo che il tempo ci conduca.
Non «un come stai?» - che domanda lo vediamo da sole come sta, non «di che parliamo?» - che domanda cadremmo in argomenti tristi; no!!
E' il tempo che ci ha preso la mano e ci ha condotto.
L'età, la giovinezza, l'approccio alla vita che fa la differenza.
Ed io venerdì ero stanca, tanto stanca. Occhi gonfi, labbro gonfio a causa di un morso e antistaminico in corpo, la schiena un pò curva...ero, secondo me, spenta. Mi son dovuta ricredere!
«E' l'approccio alle cose che hai che non fa passare quel messaggio!»
E pian piano anche il pallore sul suo viso scema, l'aria fa bene, la compagnia fa bene e un sano scambio di battute fa bene, un gran bene.
Esce, dopo una ventina di minuti, sua mamma, con quella copertina ancora in mano. A passo lento, piccola, con quelle rughe che la rendono affascinante e che camuffano bene l'età che ha! 10 anni di meno «è la vita di campagna, è il mangiare sano», mi dice.
Appoggia la copertina sulle spalle del figlio con una tale delicatezza, con amore tangibile che per qualche attimo il tempo si è fermato, mi ha permesso di assaporare quel sentimento così reale e sincero che son grata a me stessa per essere uscita dall'ufficio sebbene non fosse in programma.
«Quando non ci sarò più chi lo farà? Ci vuole una brava, una attenta!» voce di mamma preoccupata, voce di mamma premurosa".
Una mamma rimane mamma per sempre!
A 94 anni con un figlio di 60
Un figlio rimane figlio per sempre!
Ed è un insegnamento, ed è stata una domanda che mi fecero anni fa all'Esame di Stato, la ricordo come se fosse ieri: "Lei durante un colloquio con una coppia spostata, conflittuale con un figlio, quale rischio corre?"
Lascio a voi ragionare sulla risposta, io...bè le ho dette tutte tranne che ero «figlia» e lo sarò per sempre!
Chiara