Sono giorni tremendamente difficili.
Ho una nostalgia galoppante che, a volte, è in grado di lasciarmi senza fiato e tremante.
Ho alcuni sensi di colpa che arrivano a fare capolino e mi tritano l'anima.
Ho un appiattimento che non so descrivere, che mi disarma, che mi spegne e che mi contagia.
Però...
Però...Però "qualcosa" sopravvive, resiste e quando riesce lancia urli sonori, impossibili da ignorare.
Ho cercato di capire cosa fosse. Ho chiuso gli occhi e "respirato lungo", "calma, Chiara, calma".
E' un amore, è l'amore verso la mia Professione, alla quale devo e dovrò tanto.
"Dimmi Biraghi, cos'è la bellezza per te?" - domanda a bruciapelo!!
Si ricollega a quell'amore, a quella profonda dedizione e riconoscenza che ho verso i libri che mi circondano (e che piano piano stanno aumentando...LM), che ho verso i tanti colleghi che hanno incrociato la mia via e mi hanno permesso di essere chi sono oggi, che ho verso le storie di vita che ho avuto la fortuna di poter toccare con mano e dover sorreggere per poterle accompagnare.
Cos'è la bellezza, allora?
Oggi, dopo questi giorni, oramai mesi dolorosi e faticosi, posso dire che la bellezza è "quella cosa mi fa star bene, talvolta effimera, talvolta concreta. E' il mio percorso, non terminato, ma appena iniziato. E' il mio lavoro ed è quell'energia che l'amore prova a spingere. E' una relazione scritta bene, è leggere "la tua assistente sociale" da una collega in una mail a una mamma, è il crederci ancora ed è il supporto che ricevo senza chiederlo. Perché la bellezza sta proprio lì, in quello che arriva senza chiedere, forse perché in precedenza si è dato senza che ci fosse chiesto. E' la reciprocità".
Guardo qualche appunto, un video ripreso in Senato, i nuovi tre libri da studiare, le bozze di progetto e gli occhi di chi incrocio ogni giorno e respiro di nuovo lungo.
Non so se ho imparato qualcosa da chi mi ha regalato tanto credendo in me, so che cosa ho promesso "bellezza" e non "appiattimento".
Chiara
Immagine creata con IA